Auditorium

[Tipo di Monumento: Monumento

La storia

L’attuale auditorium di Maranello venne costruito tra il 1926 e il 1927 come Casa del Fascio, sede locale del Partito Fascista, grazie anche all’obbligo imposto ai lavoratori maranellesi di fornire un contributo in termini di denaro e manodopera. Con l’ingresso dell’Italia in guerra l’edificio venne riconvertito come luogo di accoglienza di profughi dalle zone di guerra e sfollati dalle città bombardate. Dopo la Liberazione l’edificio fu occupato dai partigiani e trasformato in Casa del Popolo. Divenuto di proprietà comunale, la gestione venne affidata alle sezioni di ANPI e dell’Associazione Reduci di Maranello, che vi svolsero numerose iniziative a scopo benefico e assistenziale per gli ex reduci di guerra e per i bambini bisognosi. Vi trovavano sede anche i partiti di sinistra. Nel 1947, secondo testimonianze orali, vi si sarebbe svolto un animato dibattito tra esponenti comunisti e un padre cappuccino a tema comunismo e religione. Nel 1954 il ministro Scelba decretò che tutti i beni del disciolto Partito Fascista dovessero passare allo Stato. Il prefetto ordinò così lo sfratto dell’edificio, nonostante le proteste della popolazione, che tentò di dimostrare che il proprietario fosse il Comune. Il locale l’anno successivo divenne un cinema, chiuso nel 1988. Nel 1999 infine, ritornata al Comune la proprietà, venne inaugurato l’attuale Auditorium.

Indirizzo

Via Nazionale, 78, Maranello
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