La storia
Cippo in memoria di Montorsi Antonio (detto Tonino) e del figlio Franco, fatto erigere dai familiari.
In seguito al proclama Alexander del 13 novembre 1944, che aveva reso chiaro come la Liberazione dell’Italia settentrionale sarebbe stata rimandata alla primavera 1945, l’attività repressiva della Brigate Nere e dei tedeschi per riportare sotto il proprio controllo il territorio provinciale si intensifica, con una caccia serrata ai partigiani e ai renitenti alla leva. È in questo contesto che il 3 gennaio 1945 i tedeschi si presentarono sulla porta della casa colonica della famiglia Montorsi per prelevare il figlio Franco, che non aveva risposto ai bandi di leva delle forze armate della Repubblica Sociale ed era anzi da poche settimane entrato nel movimento partigiano. I soldati prelevarono Franco, ma il padre Antonio non volle lasciarli andare e li inseguì. A quel punto i tedeschi fucilarono entrambi, nel luogo in cui oggi si erge questo cippo, posto dai familiari.
