La storia
Lastra in memoria di Caterina Bavieri e della figlia Iride, rispettivamente moglie e figlia del partigiano Angelo Zambelli. Questa pietra è stata collocata per ricordare madre e figlia imprigionate, torturate, scarcerate e uccise dai fascisti davanti alla porta di casa il 27 marzo 1945. La famiglia Zambelli partecipò attivamente alla lotta partigiana, nel rifiuto delle requisizioni, nella raccolta di armi e viveri, nelle azioni di disarmo, sabotaggio, distruzione di armi nemiche: il padre Angelo era partigiano della Brigata "Tabacchi", i figli erano combattenti, le figlie staffette o aiutanti della Resistenza. Sette dei tredici membri della famiglia furono uccisi. Caterina Bavieri, moglie di Angelo, che aveva 60 anni, fu arrestata a metà febbraio 1945 e condotta con la figlia Iride all'Accademia Militare di Modena, dove furono imprigionate e torturate. Durante la permanenza in prigione una donna si finse partigiana e venne condotta nella loro cella. Iride, che era una staffetta partigiana, si fidò di lei e così i Tedeschi ebbero conferma che fossero tutte e due partigiane. Fu in questa maniera beffarda che vennero liberate e poi fucilate davanti alla porta di casa.
