Lastra ai fucilati del 16 Agosto a Ravarino

[Tipo di Monumento: Lastra

A chi è dedicato?

La storia

Lastra a Mario Morselli, Belisle Borsari, Elio Barbieri, Giuseppe Benatti, Lauro Bertelli a Ravarino. Si tratta di una lapide in marmo di colore bianco con una doppia cornice, sotto ci sono due rettangoli che la sostengono; sotto alla lapide, sulla destra, c’è una piccola targa con una poesia di Kriton Athanasulis. Questa lapide racconta uno degli episodi più terribili che segnarono Ravarino durante la Seconda guerra mondiale. Il 16 agosto 1944, un funzionario fascista, mentre tornava a casa sua a Stuffione per il pranzo, si ferì accidentalmente al piede con un colpo della propria rivoltella. Colto dal panico, tornò a Ravarino e denunciò di essere stato vittima di un tradimento. Il suo racconto innescò una reazione feroce. I fascisti locali coinvolsero la Brigata Nera di Crevalcore, che condusse un rastrellamento nel piccolo borgo di Case Nuove. Tutti i maschi del borgo furono portati nella piazza centrale di Ravarino, e cinque di loro vennero scelti a caso: Belisle Borsari, Mario Morselli, Elio Barbieri, Giuseppe Benatti e il giovane Lauro Bertelli. La loro vita fu spezzata in un attimo, vittime innocenti di un crudele atto di rappresaglia. Questa lapide non è solo una memoria, ma un tributo al coraggio e al sacrificio. È importante ricordare che proprio a Case Nuove di Ravarino nacquero i primi gruppi partigiani (GAP), animati dal desiderio di libertà e giustizia. E tra di loro, Lauro Bertelli, giovane di diciotto anni, fu il primo partigiano della Terza Zona a morire per fucilazione. In suo onore, un distaccamento della Terza Zona Partigiana prese il suo nome: il Distaccamento Lauro Bertelli, nome di battaglia “Achille”. Questa lapide custodisce i nomi e le storie di chi ha pagato con la vita il prezzo della libertà. Passanti, fermatevi un istante e ricordate: il loro sacrificio ha dato voce e forza al nostro diritto di essere liberi.

Indirizzo

Piazza Martiri della Libertà, 99, 41017 Ravarino MO, Italia