La storia
Il monumento ai “Caduti per la libertà di San Faustino” è stato innalzato per ricordare il sacrificio dei partigiani del quartiere in un punto significativo dei viali della città: piazzale Risorgimento. Se si fa eccezione per l’illustre figura dell’azionista Arturo Anderlini, ucciso nel febbraio del 1944 per aver aiutato la fuga di diversi soldati angloamericani, l’elenco comprende esclusivamente caduti partigiani in senso stretto. Precedentemente, il monumento ai “Caduti per la libertà di San Faustino” comprendeva una statua che raffigurava un partigiano morto: una corda legava il cadavere al palo del suo patibolo e lo avvinghiava al tragico destino dell’esposizione ammonitrice.