Alessandro Cabassi

Mantova
12/09/1925
Modena
26/10/1944
Professione: Studente 
Ruolo: Partigiano
Status: Caduto
Nome di Battaglia: Franco
Grado: [Sotto Tenente]
Brigata: [Grillo]
Divisione: Modena Pianura II]]
Decorazioni: Medaglia D'Argento Al Valor Militare

La storia

Nato a Mantova il 12 settembre 1925 e residente a Carpi, studente celibe. Figlio unico e nipote del professore Gustavo Podestà, notissimo studioso di lettere classiche ed antifascista perseguitato dal regime, ebbe immediati contatti con la resistenza carpigiana poiché la famiglia aveva dovuto rifugiarsi a Carpi. Per evitare di coinvolgere ulteriormente i familiari con la sua attività clandestina, ed anche per insanabili divergenze politiche col padre, si spostò a Modena ove dimorò presso il partigiano Paolino Zagni alla Madonnina. Fondatore del fronte della gioventù provinciale, in pochi mesi organizzò più di 2000 giovani che diedero un contributo importantissimo alle SAP cittadine. Catturato il 22 ottobre quattro nei pressi di San Cataldo venne condotto all'ex Accademia militare sede di comandi polizieschi nazifascisti e temuto luogo di torture. Qui tenne contegno fermissimo rifiutando di entrare nell'esercito di Salò per aver salva la vita. Le terribili condizioni della sua esecuzione avvenuta il 26 ottobre 1944 sono riportate nella motivazione della medaglia d'argento tributata alla memoria di questo giovane.
Nato a Mantova il 12 settembre 1925 e residente a Carpi, studente celibe. Figlio unico e nipote del professore Gustavo Podestà, notissimo studioso di lettere classiche ed antifascista perseguitato dal regime, ebbe immediati contatti con la resistenza carpigiana poiché la famiglia aveva dovuto rifugiarsi a Carpi. Per evitare di coinvolgere ulteriormente i familiari con la sua attività clandestina, ed anche per insanabili divergenze politiche col padre, si spostò a Modena ove dimorò presso il partigiano Paolino Zagni alla Madonnina. Fondatore del fronte della gioventù provinciale, in pochi mesi organizzò più di 2000 giovani che diedero un contributo importantissimo alle SAP cittadine. Catturato il 22 ottobre quattro nei pressi di San Cataldo venne condotto all'ex Accademia militare sede di comandi polizieschi nazifascisti e temuto luogo di torture. Qui tenne contegno fermissimo rifiutando di entrare nell'esercito di Salò per aver salva la vita. Le terribili condizioni della sua esecuzione avvenuta il 26 ottobre 1944 sono riportate nella motivazione della medaglia d'argento tributata alla memoria di questo giovane.
P. Pedroni, G. Barbieri, "Per non dimenticare", Edizioni Il Fiorino, 1995
I. Vaccari; "Dalla Parte della libertà"; Coop Estense; 1999
P. Pedroni, G. Barbieri, "Per non dimenticare", Edizioni Il Fiorino, 1995
I. Vaccari; "Dalla Parte della libertà"; Coop Estense; 1999
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