Alfeo Martini

Concordia sulla Secchia
12/03/1907
San Giacomo Roncole di Mirandola
30/09/1944
Professione: Insegnante 
Ruolo: Partigiano
Status: Caduto
Nome di Battaglia: "Luigi Zanasi"
Grado: [Nessuno]
Brigata: ["Italia"]
Decorazioni: Medaglia D'Argento Al Valor Militare

La storia

Residente a Moglia di Mantova, dove era insegnante, Alfeo collaborerà spesso con "I Piccoli Apostoli di Don Zeno", manifestando i suoi forti sentimenti antifascisti e costituendo un forte collegamento fra la resistenza cattolica della Bassa Modenese e quella del Basso Mantovano. L'8 Settembre del 1943 sarà tra i membri promotori, nonché segretario del CLN di Moglia per conto della DC. Identificato e perseguitato fin dagli inizi, già all'ottobre è costretto a spostarsi in clandestinità, prima a Rolo, poi a Panzano, mantenendo forti legami con l'Opera piccoli apostoli. Arrestato e ferito nel febbraio del 1944, si ritroverà in stato d'arresto all'ospedale di Modena, da dove riuscirà a fuggire con l'aiuto di Don Elio Monari. Dopo un periodo passato nell'appennino e nella zona pedemontana con incarichi politici, si stabilirà a Casinalbo, in pianura, col nome fittizio di "Luigi Zanasi", dove combatterà all'interno della Brigata "Italia", che agirà nella provincia di Modena per conto del movimento cattolico e che saranno integrate nella 1^ Divisione "Modena Montagna" al momento della futura riorganizzazione. Scoperto affronterà l'arresto per non mettere in pericolo la famiglia che lo aveva ospitato. Sarà tra i 6 prigionieri scelti per l'impiccagione a San Giacomo Roncole, come rappresaglia per l'uccisione di due guardie tedesche in un operazione partigiana locale compiuta pochi giorni prima. Posti ad orribile interrogatorio, saranno impiccati con il fil di ferro ai pali della luce e agli alberi, e saranno lasciati alla pubblica esposizione fino al 2 di ottobre. Per il valore dimostrato e per il martirio compiuto, ricevere la Medaglia d'Argento al Valor Militare alla Memoria con seguente motivazione: “Votatosi fra i primi alla lotta di Resistenza, svolgeva attiva e rischiosa opera di proselitismo. Ferito e catturato riusciva ad evadere dall'ospedale,tornando nelle file partigiane e partecipando successivamente a numerosi combattimenti contro l'oppressore. Di ritorno da una missione, vista la casa che lo ospitava interamente circondata, si consegnava spontaneamente al nemico per evitare sicure rappresaglie contro i suoi ospiti. Sottoposto a inumane torture, manteneva il più assoluto silenzio finchè, dopo un mese di inaudite sofferenze, veniva impiccato sulla pubblica via. Luminoso esempio di amore ed altruismo per la libertà. S.Giacomo Roncole, 30 settembre 1944”.
Residente a Moglia di Mantova, dove era insegnante, Alfeo collaborerà spesso con "I Piccoli Apostoli di Don Zeno", manifestando i suoi forti sentimenti antifascisti e costituendo un forte collegamento fra la resistenza cattolica della Bassa Modenese e quella del Basso Mantovano. L'8 Settembre del 1943 sarà tra i membri promotori, nonché segretario del CLN di Moglia per conto della DC. Identificato e perseguitato fin dagli inizi, già all'ottobre è costretto a spostarsi in clandestinità, prima a Rolo, poi a Panzano, mantenendo forti legami con l'Opera piccoli apostoli. Arrestato e ferito nel febbraio del 1944, si ritroverà in stato d'arresto all'ospedale di Modena, da dove riuscirà a fuggire con l'aiuto di Don Elio Monari. Dopo un periodo passato nell'appennino e nella zona pedemontana con incarichi politici, si stabilirà a Casinalbo, in pianura, col nome fittizio di "Luigi Zanasi", dove combatterà all'interno della Brigata "Italia", che agirà nella provincia di Modena per conto del movimento cattolico e che saranno integrate nella 1^ Divisione "Modena Montagna" al momento della futura riorganizzazione. Scoperto affronterà l'arresto per non mettere in pericolo la famiglia che lo aveva ospitato. Sarà tra i 6 prigionieri scelti per l'impiccagione a San Giacomo Roncole, come rappresaglia per l'uccisione di due guardie tedesche in un operazione partigiana locale compiuta pochi giorni prima. Posti ad orribile interrogatorio, saranno impiccati con il fil di ferro ai pali della luce e agli alberi, e saranno lasciati alla pubblica esposizione fino al 2 di ottobre. Per il valore dimostrato e per il martirio compiuto, ricevere la Medaglia d'Argento al Valor Militare alla Memoria con seguente motivazione: “Votatosi fra i primi alla lotta di Resistenza, svolgeva attiva e rischiosa opera di proselitismo. Ferito e catturato riusciva ad evadere dall'ospedale,tornando nelle file partigiane e partecipando successivamente a numerosi combattimenti contro l'oppressore. Di ritorno da una missione, vista la casa che lo ospitava interamente circondata, si consegnava spontaneamente al nemico per evitare sicure rappresaglie contro i suoi ospiti. Sottoposto a inumane torture, manteneva il più assoluto silenzio finchè, dopo un mese di inaudite sofferenze, veniva impiccato sulla pubblica via. Luminoso esempio di amore ed altruismo per la libertà. S.Giacomo Roncole, 30 settembre 1944”.
Canova, Franco; Gelmini, Oreste; Mattioli, Amilcare. “Lotta di liberazione nella bassa modenese”. Modena: ANPI di Modena, 1975. pP. 208, 363.
Vaccari, Ilva. "Dalla parte della libertà: I Caduti modenesi nel periodo della Resistenza entro e fuori i confini della provincia. Forestieri e stranieri caduti in territorio modenese". Modena: Coop Estense, 1999. pp.314, 315.
Comune di Mirandola. “Ventennale della Resistenza: memorie della Resistenza mirandolese”. Mirandola: Tipografia Bozzoli, 1965.
Gorrieri, Franca. “La Resistenza nella Bassa modenese: da iniziativa di minoranze attive a movimento popolare di massa: 1943-1944”. Modena: TEIC, 1973. P.140.
Casali, Luciano. “Storia della Resistenza a Modena”. Modena: ANPI, 1980. p.101.
Vaccari, Ilva. “La ricerca sui caduti nel periodo della Resistenza modenese”. Estr. da: “Rassegna di storia dell'Istituto storico della Resistenza in Modena e Provincia”, N.S., a. 2. (1982). p. 236.
Centro culturale Francesco Luigi Ferrari; Associazione Liberi Partigiani Italiani (ALPI) di Parma (a cura di). “Don Zeno e i piccoli apostoli nella resistenza modenese”. Modena: Centro culturale Francesco Luigi Ferrari; Associazione Liberi Partigiani Italiani (ALPI) di Parma, 1984. p.19.
Comune di Carpi; Arbizzani, Luigi. "Carpi per la libertà 1943-1945". Carpi: Comitato comunale per le celebrazioni del trentennale della Resistenza, 1976. p.57.
Barbieri, Giorgio; Pedroni, Piero. "Per non dimenticare. Lapidi, cippi, monumenti partigiani nella Bassa Pianura Modenese. Modena: Stampa Grafiche SIgem, 1997. pp. 42, 43, 46.
Pagina web a cura dell’ANPI di Mirandola.
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Pagina web a cura dell'ANPI di Mirandola dedicata agli impiccati di San Giacomo Roncole di Mirandola.
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Pagina web del portale "Pietre della memoria" relativa al cippo dedicato agli impiccati di San Giacomo Roncole di Mirandola.
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Pagina web dell'Atlante delle stragi nazifasciste riguardante l'episodio degli impiccati di San Giacomo Roncole di Mirandola.
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Elenco nominativo dei partigiani della provincia di Modena, curato dal Dipartimento di Discipline storiche, antropologiche e geografiche dell'Università di Bologna.
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Canova, Franco; Gelmini, Oreste; Mattioli, Amilcare. “Lotta di liberazione nella bassa modenese”. Modena: ANPI di Modena, 1975. pP. 208, 363.
Vaccari, Ilva. "Dalla parte della libertà: I Caduti modenesi nel periodo della Resistenza entro e fuori i confini della provincia. Forestieri e stranieri caduti in territorio modenese". Modena: Coop Estense, 1999. pp.314, 315.
Comune di Mirandola. “Ventennale della Resistenza: memorie della Resistenza mirandolese”. Mirandola: Tipografia Bozzoli, 1965.
Gorrieri, Franca. “La Resistenza nella Bassa modenese: da iniziativa di minoranze attive a movimento popolare di massa: 1943-1944”. Modena: TEIC, 1973. P.140.
Casali, Luciano. “Storia della Resistenza a Modena”. Modena: ANPI, 1980. p.101.
Vaccari, Ilva. “La ricerca sui caduti nel periodo della Resistenza modenese”. Estr. da: “Rassegna di storia dell'Istituto storico della Resistenza in Modena e Provincia”, N.S., a. 2. (1982). p. 236.
Centro culturale Francesco Luigi Ferrari; Associazione Liberi Partigiani Italiani (ALPI) di Parma (a cura di). “Don Zeno e i piccoli apostoli nella resistenza modenese”. Modena: Centro culturale Francesco Luigi Ferrari; Associazione Liberi Partigiani Italiani (ALPI) di Parma, 1984. p.19.
Comune di Carpi; Arbizzani, Luigi. "Carpi per la libertà 1943-1945". Carpi: Comitato comunale per le celebrazioni del trentennale della Resistenza, 1976. p.57.
Barbieri, Giorgio; Pedroni, Piero. "Per non dimenticare. Lapidi, cippi, monumenti partigiani nella Bassa Pianura Modenese. Modena: Stampa Grafiche SIgem, 1997. pp. 42, 43, 46.
Pagina web a cura dell’ANPI di Mirandola.
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Pagina web a cura dell'ANPI di Mirandola dedicata agli impiccati di San Giacomo Roncole di Mirandola.
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Pagina web del portale "Pietre della memoria" relativa al cippo dedicato agli impiccati di San Giacomo Roncole di Mirandola.
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Pagina web dell'Atlante delle stragi nazifasciste riguardante l'episodio degli impiccati di San Giacomo Roncole di Mirandola.
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Elenco nominativo dei partigiani della provincia di Modena, curato dal Dipartimento di Discipline storiche, antropologiche e geografiche dell'Università di Bologna.
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