Carlo Bergamini

San Felice sul Panaro
24/10/1888
Golfo dell'Asinara
09/09/1943
Professione: Ammiraglio 
Status: Caduto
Grado: [Nessuno]
Decorazioni: Medaglia D'Oro Al Valor Militare

La storia

Dopo aver frequentato l'Accademia navale di Livorno, Bergamini aveva partecipato alla prima guerra mondiale come tenente di vascello. Promosso capitano di vascello nel 1934 e ammiraglio di Divisione nel 1939, all'inizio della seconda guerra mondiale era capo di stato maggiore della prima Squadra navale. La notte del 9 settembre 1943, l'ammiraglio, che era imbarcato sulla corazzata "Roma", decise di lasciare La Spezia con tutte le unità della squadra per raggiungere la Maddalena, al fine di consegnarsi agli Alleati. Poco prima di Punta Sardegna, erano le 13,40, Bergamini ricevette la notizia che l'isola era già stata occupata dai tedeschi. L'ammiraglio non esitò ad ordinare di invertire di 180° la rotta per sottrarre le navi alla cattura. La manovra era stata compiuta da pochi minuti, quando la formazione veniva attaccata da bombardieri tedeschi. Una bomba colpì la nave ammiraglia sotto la plancia, facendola rapidamente scomparire tra i flutti con l'ammiraglio Bergamini e millecinquecento dei 1.800 uomini di equipaggio. Bergamini venne decorato con la Medaglia d'Oro al Valor Militare alla Memoria per il suo sacrificio, con la seguente motivazione: "Comandante in capo delle Forze navali da battaglia, sorpreso dall’armistizio in piena efficienza materiale e morale, trascinò con la autorità e con l’esempio tutte le sue navi ad affrontare ogni rischio pur di obbedire, per fedeltà al Re e per il bene della Patria, al più amaro degli ordini. E nell’adempimento del dovere scomparve in mare con la sua nave ammiraglia colpita a morte dopo accanita difesa dal nuovo nemico, scrivendo nella storia della Marina una pagina incancellabile di dedizione e di onore. - Acque dell’Asinara, 9 settembre 1943"
Dopo aver frequentato l'Accademia navale di Livorno, Bergamini aveva partecipato alla prima guerra mondiale come tenente di vascello. Promosso capitano di vascello nel 1934 e ammiraglio di Divisione nel 1939, all'inizio della seconda guerra mondiale era capo di stato maggiore della prima Squadra navale. La notte del 9 settembre 1943, l'ammiraglio, che era imbarcato sulla corazzata "Roma", decise di lasciare La Spezia con tutte le unità della squadra per raggiungere la Maddalena, al fine di consegnarsi agli Alleati. Poco prima di Punta Sardegna, erano le 13,40, Bergamini ricevette la notizia che l'isola era già stata occupata dai tedeschi. L'ammiraglio non esitò ad ordinare di invertire di 180° la rotta per sottrarre le navi alla cattura. La manovra era stata compiuta da pochi minuti, quando la formazione veniva attaccata da bombardieri tedeschi. Una bomba colpì la nave ammiraglia sotto la plancia, facendola rapidamente scomparire tra i flutti con l'ammiraglio Bergamini e millecinquecento dei 1.800 uomini di equipaggio. Bergamini venne decorato con la Medaglia d'Oro al Valor Militare alla Memoria per il suo sacrificio, con la seguente motivazione: "Comandante in capo delle Forze navali da battaglia, sorpreso dall’armistizio in piena efficienza materiale e morale, trascinò con la autorità e con l’esempio tutte le sue navi ad affrontare ogni rischio pur di obbedire, per fedeltà al Re e per il bene della Patria, al più amaro degli ordini. E nell’adempimento del dovere scomparve in mare con la sua nave ammiraglia colpita a morte dopo accanita difesa dal nuovo nemico, scrivendo nella storia della Marina una pagina incancellabile di dedizione e di onore. - Acque dell’Asinara, 9 settembre 1943"
Mariano Gabriele, BERGAMINI, Carlo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 9, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1967.
Gianbattista Lombi, articolo "Carlo Bergamini", in Candido del 3 febbraio 1972, Milano, anno V, nº 5, pp. 26–27.
Francesco Mattesini, La marina e l'8 settembre, Iº Tomo, Roma, Ufficio Storico della Marina Militare, 2002.
Max Polo, "La Marina italiana di fronte all'armistizio", in Vita e morte del soldato italiano nella guerra senza fortuna, Ginevra, Edizioni Ferni, 1974.
Gianni Rocca, Fucilate gli ammiragli, la tragedia della marina italiana nella seconda guerra mondiale, Cles (TN), Oscar Storia Mondadori, 2009.
Pier Luigi Villari, Il tragico settembre. La reazione italiana contro l'aggressione tedesca, Roma, IBN Editore, 2007.
Pagina web del sito dell'ANPI nazionale dedicata alla figura di Carlo Bergamini.
Vai link
Pagina web del sito della Marina Militare del Ministero della Difesa dedicata a Carlo Bergamini.
Vai link
Sito web dell'Enciclopedia Treccani, pagina dedicata a Carlo Bergamini.
Vai link
Sito web dell'Istituto Storico della Resistenza di La Spezia, pagina dedicata all'affondamento della corazzata Roma.
Vai link
Mariano Gabriele, BERGAMINI, Carlo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 9, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1967.
Gianbattista Lombi, articolo "Carlo Bergamini", in Candido del 3 febbraio 1972, Milano, anno V, nº 5, pp. 26–27.
Francesco Mattesini, La marina e l'8 settembre, Iº Tomo, Roma, Ufficio Storico della Marina Militare, 2002.
Max Polo, "La Marina italiana di fronte all'armistizio", in Vita e morte del soldato italiano nella guerra senza fortuna, Ginevra, Edizioni Ferni, 1974.
Gianni Rocca, Fucilate gli ammiragli, la tragedia della marina italiana nella seconda guerra mondiale, Cles (TN), Oscar Storia Mondadori, 2009.
Pier Luigi Villari, Il tragico settembre. La reazione italiana contro l'aggressione tedesca, Roma, IBN Editore, 2007.
Pagina web del sito dell'ANPI nazionale dedicata alla figura di Carlo Bergamini.
Vai al Link
Pagina web del sito della Marina Militare del Ministero della Difesa dedicata a Carlo Bergamini.
Vai al Link
Sito web dell'Enciclopedia Treccani, pagina dedicata a Carlo Bergamini.
Vai al Link
Sito web dell'Istituto Storico della Resistenza di La Spezia, pagina dedicata all'affondamento della corazzata Roma.
Vai al Link
starbookbookmarkchevron-down