Nato a Castelfranco il 5 settembre 1921 e residente nella frazione di Piumazzo come commesso. Fin dal settembre 1943 aderì ai primi GAP della sua zona che successivamente dovevano poi costituire assieme ad altre formazioni partigiane la sessantacinquesima brigata “Walter Tabacchi”. Assunse il nome di battaglia di “Alpino”. Arrestato nel corso di uno scontro, venne condotto a Bologna e lì fucilato alle fosse di San Ruffillo il 10 febbraio 1945. Le fucilazioni di San Ruffillo sono legate ad una logica eliminazionista e si collocano nel momento in cui i tedeschi si prepararono a lasciare la città ed eliminarono il maggior numero possibile di prigionieri nelle loro mani
Nato a Castelfranco il 5 settembre 1921 e residente nella frazione di Piumazzo come commesso. Fin dal settembre 1943 aderì ai primi GAP della sua zona che successivamente dovevano poi costituire assieme ad altre formazioni partigiane la sessantacinquesima brigata “Walter Tabacchi”. Assunse il nome di battaglia di “Alpino”. Arrestato nel corso di uno scontro, venne condotto a Bologna e lì fucilato alle fosse di San Ruffillo il 10 febbraio 1945. Le fucilazioni di San Ruffillo sono legate ad una logica eliminazionista e si collocano nel momento in cui i tedeschi si prepararono a lasciare la città ed eliminarono il maggior numero possibile di prigionieri nelle loro mani
M. Gavioli, G. Barbieri, "Per non dimenticare", Edizioni Il Fiorino, 2000
I. Vaccari; "Dalla Parte della libertà"; Coop Estense; 1999
