Antonio Colombo

Lecco
18/10/1903
Cibeno di Carpi
12/07/1944
Professione: Piccolo commerciante di legna e carbone 
Ruolo: Partigiano
Status: Caduto
Grado: [Nessuno]
Brigata: ["Carlo Pisacane", gruppo di Erna]

La storia

Residente a Lecco, coniugato, un figlio, benestante, di simpatie socialiste, mise in gioco la sua vita e la tranquillità economica della famiglia, dopo l’8 settembre, collaborando alla Resistenza con attivismo instancabile e notevoli capacità organizzative. È riconosciuto come il più “ideologizzato” del gruppo dei lecchesi della Brigata “Pisacane”. Contribuì infatti, già in settembre, all’organizzazione del primo gruppo di partigiani di Campo de Bej sopra Lecco. Mise a disposizione la sua casa per il comando partigiano del settore e provvide al rifornimento di armi e munizioni, trasportandole personalmente. Teneva personalmente il collegamento col Comando a Lecco. Riuscì ad evitare la cattura durante un rastrellamento tedesco, tra il 19 e il 21 ottobre 1943, ma ebbe la casa devastata, ed un’altra, in cui erano depositate armi e munizioni, gli fu bruciata. Non si perse d’animo. A novembre riprese a organizzare i Gruppi d’Azione Partigiana in Lecco, e diresse, organizzò ed effettuò, anche personalmente, il trasporto dei prigionieri alleati e degli ebrei in territorio svizzero, fino alla metà di maggio. Inoltre prese parte all’organizzazione per i lanci della Valsassina, lavorando a stretto contatto con Emanuele Carioni, e provvide a far affluire alle formazioni di montagna della zona i giovani che rifiutavano di arruolarsi nell’esercito repubblicano e i prigionieri alleati che desideravano entrare a far parte delle formazioni partigiane. Proprio due spie che si spacciarono per prigionieri russi evasi fecero cadere in trappola, assieme a lui, altri tre uomini che moriranno insieme a lui a Cibeno: Emanuele Carioni, Luigi Frigerio e Franco Minonzio. Fu incarcerato a San Vittore il 20 maggio 1944, matricola 2104, raggio V, cella 74, e poi inviato a Fossoli il 29 giugno, matricola campo 2414. Venne fucilato al poligono di tiro di Cibeno di Carpi il 12 luglio 1944 insieme agli altri detenuti prelevati dal campo di Fossoli, in rappresaglia per un'azione partigiana avvenuta a Genova. È sepolto a Lecco.
Residente a Lecco, coniugato, un figlio, benestante, di simpatie socialiste, mise in gioco la sua vita e la tranquillità economica della famiglia, dopo l’8 settembre, collaborando alla Resistenza con attivismo instancabile e notevoli capacità organizzative. È riconosciuto come il più “ideologizzato” del gruppo dei lecchesi della Brigata “Pisacane”. Contribuì infatti, già in settembre, all’organizzazione del primo gruppo di partigiani di Campo de Bej sopra Lecco. Mise a disposizione la sua casa per il comando partigiano del settore e provvide al rifornimento di armi e munizioni, trasportandole personalmente. Teneva personalmente il collegamento col Comando a Lecco. Riuscì ad evitare la cattura durante un rastrellamento tedesco, tra il 19 e il 21 ottobre 1943, ma ebbe la casa devastata, ed un’altra, in cui erano depositate armi e munizioni, gli fu bruciata. Non si perse d’animo. A novembre riprese a organizzare i Gruppi d’Azione Partigiana in Lecco, e diresse, organizzò ed effettuò, anche personalmente, il trasporto dei prigionieri alleati e degli ebrei in territorio svizzero, fino alla metà di maggio. Inoltre prese parte all’organizzazione per i lanci della Valsassina, lavorando a stretto contatto con Emanuele Carioni, e provvide a far affluire alle formazioni di montagna della zona i giovani che rifiutavano di arruolarsi nell’esercito repubblicano e i prigionieri alleati che desideravano entrare a far parte delle formazioni partigiane. Proprio due spie che si spacciarono per prigionieri russi evasi fecero cadere in trappola, assieme a lui, altri tre uomini che moriranno insieme a lui a Cibeno: Emanuele Carioni, Luigi Frigerio e Franco Minonzio. Fu incarcerato a San Vittore il 20 maggio 1944, matricola 2104, raggio V, cella 74, e poi inviato a Fossoli il 29 giugno, matricola campo 2414. Venne fucilato al poligono di tiro di Cibeno di Carpi il 12 luglio 1944 insieme agli altri detenuti prelevati dal campo di Fossoli, in rappresaglia per un'azione partigiana avvenuta a Genova. È sepolto a Lecco.
Vaccari, Ilva. "Dalla parte della libertà: I Caduti modenesi nel periodo della Resistenza entro e fuori i confini della provincia. Forestieri e stranieri caduti in territorio modenese". Modena: Coop Estense, 1999, p. 161.
Casoli, Cinzio. “I crimini nazifascisti a Carpi”. Carpi, 1945.
Baccino, Renzo. “Fossoli”. Modena: Cooperativa tipografi, 1961.
Vaccari, Ilva. “La strage di Fossoli”, in “Rassegna Annuale Istituto Storico della Resistenza di Modena” n. 1/1960.
“Elenco di vittime modenesi nelle rappresaglie nemiche compiute entro e fuori il territorio della provincia dal 1 gennaio 1944 al 23 aprile 1945”, Estr. da: Rassegna annuale dell’Istituto storico della Resistenza in Modena e provincia”, n. 3, 1962.
Pacor, Mario; Casali, Luciano. "Lotte sociali e guerriglia in pianura: la Resistenza a Carpi, Soliera, Novi, Campogalliano". Roma: Editori Riuniti, 1972, pp. 172, 367.
“Museo monumento al deportato politico e razziale nei campi di sterminio nazisti : Carpi, Castello dei Pio”. Carpi, 1973, pp. 30-31.
Comune di Carpi; Arbizzani, Luigi. "Carpi per la libertà 1943-1945". Carpi: Comitato comunale per le celebrazioni del trentennale della Resistenza, 1976, pp. 27-34.
Comuni di Carpi, Soliera, Novi e Campogalliano, Comitato per la Resistenza, la Repubblica e la Costituzione (a cura di). “La pianura dei ribelli: fatti e documenti della lotta partigiana: Carpi, Soliera, Novi e Campogalliano”. Carpi: Centro stampa del Comune, 1980, pp. 132-144.
“Enciclopedia dell’Antifascismo e della Resistenza”, vol. II, Milano, 1971, p. 412, voce “Fossoli”.
Pellicciari, S. “Cronistoria del Gruppo Brg. “Aristide”, inedito, archivio ISRM, R.I. 20, p. 13.
Associazione Nazionale Combattenti e Reduci: Sezione di Modena; Ferrari, Tullio; Capitani, Daniela (a cura di). “Memorie per la storia e per la pace”. Carpi: Associazione nazionale combattenti e reduci: Sezione di Modena, 1983, vol. II, p. 119.
Documento PDF a cura del Centro Studi Fossoli riguardante la figura di Antonio Colombo.
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Documento a cura del Comune di Lecco e di altre realtà locali che ricorda e delinea i tratti biografici dei caduti lecchesi nell'Eccidio di Cibeno
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Documento PDF a cura dell'Atlante delle stragi nazifasciste riguardante l'episodio dell’eccidio di Cibeno.
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Pagina web del portale "Pietre della memoria" relativa alla lapide dedicata ai martiri dell'eccidio di Cibeno, nel luogo in cui furono fucilati.
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Pagina web dell'Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti dedicata ai fucilati al poligono di tiro di Cibeno.
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Vaccari, Ilva. "Dalla parte della libertà: I Caduti modenesi nel periodo della Resistenza entro e fuori i confini della provincia. Forestieri e stranieri caduti in territorio modenese". Modena: Coop Estense, 1999, p. 161.
Casoli, Cinzio. “I crimini nazifascisti a Carpi”. Carpi, 1945.
Baccino, Renzo. “Fossoli”. Modena: Cooperativa tipografi, 1961.
Vaccari, Ilva. “La strage di Fossoli”, in “Rassegna Annuale Istituto Storico della Resistenza di Modena” n. 1/1960.
“Elenco di vittime modenesi nelle rappresaglie nemiche compiute entro e fuori il territorio della provincia dal 1 gennaio 1944 al 23 aprile 1945”, Estr. da: Rassegna annuale dell’Istituto storico della Resistenza in Modena e provincia”, n. 3, 1962.
Pacor, Mario; Casali, Luciano. "Lotte sociali e guerriglia in pianura: la Resistenza a Carpi, Soliera, Novi, Campogalliano". Roma: Editori Riuniti, 1972, pp. 172, 367.
“Museo monumento al deportato politico e razziale nei campi di sterminio nazisti : Carpi, Castello dei Pio”. Carpi, 1973, pp. 30-31.
Comune di Carpi; Arbizzani, Luigi. "Carpi per la libertà 1943-1945". Carpi: Comitato comunale per le celebrazioni del trentennale della Resistenza, 1976, pp. 27-34.
Comuni di Carpi, Soliera, Novi e Campogalliano, Comitato per la Resistenza, la Repubblica e la Costituzione (a cura di). “La pianura dei ribelli: fatti e documenti della lotta partigiana: Carpi, Soliera, Novi e Campogalliano”. Carpi: Centro stampa del Comune, 1980, pp. 132-144.
Pellicciari, S. “Cronistoria del Gruppo Brg. “Aristide”, inedito, archivio ISRM, R.I. 20, p. 13.
Associazione Nazionale Combattenti e Reduci: Sezione di Modena; Ferrari, Tullio; Capitani, Daniela (a cura di). “Memorie per la storia e per la pace”. Carpi: Associazione nazionale combattenti e reduci: Sezione di Modena, 1983, vol. II, p. 119.
Documento PDF a cura del Centro Studi Fossoli riguardante la figura di Antonio Colombo.
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Documento a cura del Comune di Lecco e di altre realtà locali che ricorda e delinea i tratti biografici dei caduti lecchesi nell'Eccidio di Cibeno
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Documento PDF a cura dell'Atlante delle stragi nazifasciste riguardante l'episodio dell’eccidio di Cibeno.
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Pagina web del portale "Pietre della memoria" relativa alla lapide dedicata ai martiri dell'eccidio di Cibeno, nel luogo in cui furono fucilati.
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Pagina web dell'Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti dedicata ai fucilati al poligono di tiro di Cibeno.
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