Residente a San Venanzio assieme alla moglie e al figlio, entrò a far parte della Resistenza una decina di giorni dopo il figlio Franco, il 22 dicembre 1944, probabilmente nei gruppi partigiani che gravitavano nella zona collinare sopra Maranello e che poche settimane dopo costituiranno la Brigata “Mario Speranza”, assumendo il nome di battaglia di “Girolamo”. Il 3 gennaio 1945 i tedeschi trovano Franco nella casa colonica della famiglia e lo prelevano. Antonio tenta di inseguire i soldati per salvare il figlio e vengono fucilati entrambi.
Residente a San Venanzio assieme alla moglie e al figlio, entrò a far parte della Resistenza una decina di giorni dopo il figlio Franco, il 22 dicembre 1944, probabilmente nei gruppi partigiani che gravitavano nella zona collinare sopra Maranello e che poche settimane dopo costituiranno la Brigata “Mario Speranza”, assumendo il nome di battaglia di “Girolamo”. Il 3 gennaio 1945 i tedeschi trovano Franco nella casa colonica della famiglia e lo prelevano. Antonio tenta di inseguire i soldati per salvare il figlio e vengono fucilati entrambi.
Ilva Vaccari, Dalla parte della Libertà, p. 343
Racconti partigiani, storie della Resistenza a Maranello, p. 75
M. Gavioli, G. Barbieri, Lapidi, cippi, monumenti partigiani a Sassuolo, Montefiorino, Palagano, Fiorano, Formigine, Frassinoro, Maranello, Prignano, p. 136
Scheda sulla strage di San Venanzio sull'Atlante delle stragi nazifasciste
Racconti partigiani, storie della Resistenza a Maranello, p. 75
M. Gavioli, G. Barbieri, Lapidi, cippi, monumenti partigiani a Sassuolo, Montefiorino, Palagano, Fiorano, Formigine, Frassinoro, Maranello, Prignano, p. 136
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Scheda sulla strage di San Venanzio sull'Atlante delle stragi nazifasciste