Armando Di Pietro

Potenza
27/05/1901
Cibeno di Carpi
12/07/1944
Professione: Militare 
Ruolo: Partigiano
Status: Caduto
Grado: [Nessuno]
Brigata: ["Verona"]

La storia

Sottufficiale di carriera, residente a Verona, coniugato, due figli. Maresciallo capo del 5° reggimento Lancieri Novara 3° Gruppo Carri leggeri “San Giorgio”. Aveva combattuto dall’aprile del 1924 al maggio 1928 nella campagna di Libia. Durante la guerra servì dal giugno 1941 al luglio 1942 sul fronte russo. L’8 settembre prestava servizio a Verona e, dopo che la caserma fu occupata dalle truppe tedesche, riuscito a fuggire, si diede alla macchia. Nell’ottobre del 1943 si unì alla brigata partigiana “Verona”, nel gennaio 1944 passò al Servizio informazioni alle dipendenze del “Servizio speciale interalleato” (che faceva capo al tenente colonnello Victor G. Farrel a Ginevra), e più precisamente della sottorete del “Reseaux Rex” costituita dal tenente bresciano Aldo Gamba, alla quale ben presto aderì anche il fratello di Armando, Antonio, sottocapo di marina, che operava in Liguria. Rientrato a Verona da una missione nell’aprile 1944, fu informato che la Brigata Nera lo stava cercando. Rifiutò di mettersi in salvo, per non mettere in pericolo la famiglia. Era il 24 aprile 1944. Armando di Pietro fu incarcerato a Verona dal 24 al 30 aprile 1944, quindi trasferito a Milano, San Vittore, dove subì torture ed estenuanti interrogatori. Fu trasferito a Fossoli verso il 9 giugno, numero di matricola 1608. Venne fucilato al poligono di tiro di Cibeno di Carpi il 12 luglio 1944 insieme agli altri detenuti prelevati dal campo di Fossoli, in rappresaglia per un'azione partigiana avvenuta a Genova. È sepolto a Verona. Il fratello, Antonio Di Pietro, sottufficiale di marina, apparteneva alla stessa rete di Servizi segreti. Arrestato a Genova il 21 aprile 1944, venne portato prima a San Vittore, poi a Fossoli, indi a Mauthausen e infine nelle miniere di carbone di Graz. Fuggito, raggiunse Verona, si unì poi alle forze partigiane della zona sino alla fine del conflitto. Morì in Verona il 16 aprile 1946, a seguito delle infermità e delle sofferenze.
Sottufficiale di carriera, residente a Verona, coniugato, due figli. Maresciallo capo del 5° reggimento Lancieri Novara 3° Gruppo Carri leggeri “San Giorgio”. Aveva combattuto dall’aprile del 1924 al maggio 1928 nella campagna di Libia. Durante la guerra servì dal giugno 1941 al luglio 1942 sul fronte russo. L’8 settembre prestava servizio a Verona e, dopo che la caserma fu occupata dalle truppe tedesche, riuscito a fuggire, si diede alla macchia. Nell’ottobre del 1943 si unì alla brigata partigiana “Verona”, nel gennaio 1944 passò al Servizio informazioni alle dipendenze del “Servizio speciale interalleato” (che faceva capo al tenente colonnello Victor G. Farrel a Ginevra), e più precisamente della sottorete del “Reseaux Rex” costituita dal tenente bresciano Aldo Gamba, alla quale ben presto aderì anche il fratello di Armando, Antonio, sottocapo di marina, che operava in Liguria. Rientrato a Verona da una missione nell’aprile 1944, fu informato che la Brigata Nera lo stava cercando. Rifiutò di mettersi in salvo, per non mettere in pericolo la famiglia. Era il 24 aprile 1944. Armando di Pietro fu incarcerato a Verona dal 24 al 30 aprile 1944, quindi trasferito a Milano, San Vittore, dove subì torture ed estenuanti interrogatori. Fu trasferito a Fossoli verso il 9 giugno, numero di matricola 1608. Venne fucilato al poligono di tiro di Cibeno di Carpi il 12 luglio 1944 insieme agli altri detenuti prelevati dal campo di Fossoli, in rappresaglia per un'azione partigiana avvenuta a Genova. È sepolto a Verona. Il fratello, Antonio Di Pietro, sottufficiale di marina, apparteneva alla stessa rete di Servizi segreti. Arrestato a Genova il 21 aprile 1944, venne portato prima a San Vittore, poi a Fossoli, indi a Mauthausen e infine nelle miniere di carbone di Graz. Fuggito, raggiunse Verona, si unì poi alle forze partigiane della zona sino alla fine del conflitto. Morì in Verona il 16 aprile 1946, a seguito delle infermità e delle sofferenze.
Vaccari, Ilva. "Dalla parte della libertà: I Caduti modenesi nel periodo della Resistenza entro e fuori i confini della provincia. Forestieri e stranieri caduti in territorio modenese". Modena: Coop Estense, 1999, pp. 180.
Casoli, Cinzio. “I crimini nazifascisti a Carpi”. Carpi, 1945.
Pellicciari, S. “Cronistoria del Gruppo Brg. “Aristide”, inedito, archivio ISRM, R.I. 20, p. 14.
Baccino, Renzo. “Fossoli”. Modena: Cooperativa tipografi, 1961.
Vaccari, Ilva. “La strage di Fossoli”, in “Rassegna Annuale Istituto Storico della Resistenza di Modena” n. 1/1960.
“Elenco di vittime modenesi nelle rappresaglie nemiche compiute entro e fuori il territorio della provincia dal 1 gennaio 1944 al 23 aprile 1945”, Estr. da: Rassegna annuale dell’Istituto storico della Resistenza in Modena e provincia”, n. 3, 1962.
Pacor, Mario; Casali, Luciano. "Lotte sociali e guerriglia in pianura: la Resistenza a Carpi, Soliera, Novi, Campogalliano". Roma: Editori Riuniti, 1972, pp. 172, 367.
“Museo monumento al deportato politico e razziale nei campi di sterminio nazisti: Carpi, Castello dei Pio”. Carpi, 1973, pp. 30-31.
Comune di Carpi; Arbizzani, Luigi. "Carpi per la libertà 1943-1945". Carpi: Comitato comunale per le celebrazioni del trentennale della Resistenza, 1976, pp. 27-34.
Comuni di Carpi, Soliera, Novi e Campogalliano, Comitato per la Resistenza, la Repubblica e la Costituzione (a cura di). “La pianura dei ribelli: fatti e documenti della lotta partigiana: Carpi, Soliera, Novi e Campogalliano”. Carpi: Centro stampa del Comune, 1980.
“Enciclopedia dell’Antifascismo e della Resistenza”, vol. II, Milano, 1971, p. 412, voce “Fossoli”.
Associazione Nazionale Combattenti e Reduci: Sezione di Modena; Ferrari, Tullio; Capitani, Daniela (a cura di). “Memorie per la storia e per la pace”. Carpi: Associazione nazionale combattenti e reduci: Sezione di Modena, 1983, vol. II, p. 119.
Documento PDF a cura del Centro Studi Fossoli riguardante la figura di Armando Di Pietro.
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Pagina web "Da Verona ai lager - banca dati delle deportazioni veronesi", dedicata alla figura di Armando Di Pietro.
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Documento PDF a cura dell'Atlante delle stragi nazifasciste riguardante l'episodio dell’eccidio di Cibeno.
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Pagina web del portale "Pietre della memoria" relativa alla lapide dedicata ai martiri dell'eccidio di Cibeno, nel luogo in cui furono fucilati.
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Pagina web dell'Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti dedicata ai fucilati al poligono di tiro di Cibeno.
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Vaccari, Ilva. "Dalla parte della libertà: I Caduti modenesi nel periodo della Resistenza entro e fuori i confini della provincia. Forestieri e stranieri caduti in territorio modenese". Modena: Coop Estense, 1999, pp. 180.
Casoli, Cinzio. “I crimini nazifascisti a Carpi”. Carpi, 1945.
Pellicciari, S. “Cronistoria del Gruppo Brg. “Aristide”, inedito, archivio ISRM, R.I. 20, p. 14.
Baccino, Renzo. “Fossoli”. Modena: Cooperativa tipografi, 1961.
Vaccari, Ilva. “La strage di Fossoli”, in “Rassegna Annuale Istituto Storico della Resistenza di Modena” n. 1/1960.
“Elenco di vittime modenesi nelle rappresaglie nemiche compiute entro e fuori il territorio della provincia dal 1 gennaio 1944 al 23 aprile 1945”, Estr. da: Rassegna annuale dell’Istituto storico della Resistenza in Modena e provincia”, n. 3, 1962.
Pacor, Mario; Casali, Luciano. "Lotte sociali e guerriglia in pianura: la Resistenza a Carpi, Soliera, Novi, Campogalliano". Roma: Editori Riuniti, 1972, pp. 172, 367.
“Museo monumento al deportato politico e razziale nei campi di sterminio nazisti: Carpi, Castello dei Pio”. Carpi, 1973, pp. 30-31.
Comune di Carpi; Arbizzani, Luigi. "Carpi per la libertà 1943-1945". Carpi: Comitato comunale per le celebrazioni del trentennale della Resistenza, 1976, pp. 27-34.
“Enciclopedia dell’Antifascismo e della Resistenza”, vol. II, Milano, 1971, p. 412, voce “Fossoli”.
Associazione Nazionale Combattenti e Reduci: Sezione di Modena; Ferrari, Tullio; Capitani, Daniela (a cura di). “Memorie per la storia e per la pace”. Carpi: Associazione nazionale combattenti e reduci: Sezione di Modena, 1983, vol. II, p. 119.
Documento PDF a cura del Centro Studi Fossoli riguardante la figura di Armando Di Pietro.
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Pagina web "Da Verona ai lager - banca dati delle deportazioni veronesi", dedicata alla figura di Armando Di Pietro.
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Documento PDF a cura dell'Atlante delle stragi nazifasciste riguardante l'episodio dell’eccidio di Cibeno.
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Pagina web del portale "Pietre della memoria" relativa alla lapide dedicata ai martiri dell'eccidio di Cibeno, nel luogo in cui furono fucilati.
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Pagina web dell'Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti dedicata ai fucilati al poligono di tiro di Cibeno.
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