Nato a Ravarino nel 1898 ed ivi residente come mugnaio. Uomo dedito al lavoro e alla famiglia di cui si conoscevano le sue idee avverse al regime fascista, per le quali dovette scontare il furore nazi fascista, quando nella notte dall'otto al 9 agosto 1944 una camionetta tedesca veniva distrutta dai partigiani. Per rappresaglia i nazisti guidati dai fascisti locali prelevarono immediatamente nelle loro case Bonzagni assieme ad altri due ravarinesi e nella stessa notte senza processo li fucilarono davanti al parco delle rimembranze di Stuffione.