Brenno Cavallari

Monteverde
12/08/1893
Cibeno di Carpi
12/07/1944
Professione: Ragioniere 
Status: Caduto
Grado: [Nessuno]

La storia

Agli inizi del Novecento, in giovane età, dalla provincia campana di Avellino, Brenno Cavallari si trasferì a Milano. Poco più che adolescente, a diciassette anni, ricoprì l’incarico di segretario provinciale dei Fasci giovanili socialisti, incarico mantenuto fino alla chiamata alle armi. Congedato nel 1919 sotto tenente di Fanteria, fu nominato direttore delle Cooperative socialiste di consumo di Magenta. Successivamente venne eletto consigliere comunale e poi vice sindaco della stessa città. Nel 1924, a causa della crescente violenza fascista, Cavallari fu costretto a dimettersi. Rientrato a Milano svolse diverse attività. Negli anni Quaranta era proprietario di un’agenzia di servizi; abitava a Milano in via Aselli 28, era coniugato, aveva un figlio. Fu editore e tipografo di vari giornali clandestini, fra i quali "Italia Libera" e "La Voce dell'Adda". Arrestato per attività antifasciste il 16 marzo 1944 e portato a San Vittore, numero di matricola 1691, VI raggio, fu poi inviato a Fossoli il 27 aprile 1944, matricola campo 316. Venne fucilato al poligono di tiro di Cibeno di Carpi il 12 luglio 1944 insieme agli altri detenuti prelevati dal campo di Fossoli, in rappresaglia per un'azione partigiana avvenuta a Genova. È sepolto nel Cimitero Maggiore Musocco di Milano, Campo 64 detto “della Gloria”, lapide n. 202.
Agli inizi del Novecento, in giovane età, dalla provincia campana di Avellino, Brenno Cavallari si trasferì a Milano. Poco più che adolescente, a diciassette anni, ricoprì l’incarico di segretario provinciale dei Fasci giovanili socialisti, incarico mantenuto fino alla chiamata alle armi. Congedato nel 1919 sotto tenente di Fanteria, fu nominato direttore delle Cooperative socialiste di consumo di Magenta. Successivamente venne eletto consigliere comunale e poi vice sindaco della stessa città. Nel 1924, a causa della crescente violenza fascista, Cavallari fu costretto a dimettersi. Rientrato a Milano svolse diverse attività. Negli anni Quaranta era proprietario di un’agenzia di servizi; abitava a Milano in via Aselli 28, era coniugato, aveva un figlio. Fu editore e tipografo di vari giornali clandestini, fra i quali "Italia Libera" e "La Voce dell'Adda". Arrestato per attività antifasciste il 16 marzo 1944 e portato a San Vittore, numero di matricola 1691, VI raggio, fu poi inviato a Fossoli il 27 aprile 1944, matricola campo 316. Venne fucilato al poligono di tiro di Cibeno di Carpi il 12 luglio 1944 insieme agli altri detenuti prelevati dal campo di Fossoli, in rappresaglia per un'azione partigiana avvenuta a Genova. È sepolto nel Cimitero Maggiore Musocco di Milano, Campo 64 detto “della Gloria”, lapide n. 202.
Vaccari, Ilva. "Dalla parte della libertà: I Caduti modenesi nel periodo della Resistenza entro e fuori i confini della provincia. Forestieri e stranieri caduti in territorio modenese". Modena: Coop Estense, 1999, p. 148.
Casoli, Cinzio. “I crimini nazifascisti a Carpi”. Carpi, 1945.
Baccino, Renzo. “Fossoli”. Modena: Cooperativa tipografi, 1961.
Vaccari, Ilva. “La strage di Fossoli”, in “Rassegna Annuale Istituto Storico della Resistenza di Modena” n. 1/1960.
“Elenco di vittime modenesi nelle rappresaglie nemiche compiute entro e fuori il territorio della provincia dal 1 gennaio 1944 al 23 aprile 1945”, Estr. da: Rassegna annuale dell’Istituto storico della Resistenza in Modena e provincia”, n. 3, 1962.
Pacor, Mario; Casali, Luciano. "Lotte sociali e guerriglia in pianura: la Resistenza a Carpi, Soliera, Novi, Campogalliano". Roma: Editori Riuniti, 1972, pp. 169-172, 366-367.
“Museo monumento al deportato politico e razziale nei campi di sterminio nazisti : Carpi, Castello dei Pio”. Carpi, 1973, pp. 30-31.
Comune di Carpi; Arbizzani, Luigi. "Carpi per la libertà 1943-1945". Carpi: Comitato comunale per le celebrazioni del trentennale della Resistenza, 1976, pp. 27-34.
Comuni di Carpi, Soliera, Novi e Campogalliano, Comitato per la Resistenza, la Repubblica e la Costituzione (a cura di). “La pianura dei ribelli: fatti e documenti della lotta partigiana: Carpi, Soliera, Novi e Campogalliano”. Carpi: Centro stampa del Comune, 1980, pp. 132-144.
“Enciclopedia dell’Antifascismo e della Resistenza”, vol. II, Milano, 1971, p. 412, voce “Fossoli”.
Pellicciari, S. “Cronistoria del Gruppo Brg. “Aristide”, inedito, archivio ISRM, R.I. 20, p. 13.
Associazione nazionale combattenti e reduci: Sezione di Modena; Ferrari, Tullio; Capitani, Daniela (a cura di). “Memorie per la storia e per la pace”. Carpi: Associazione nazionale combattenti e reduci: Sezione di Modena, 1983, vol. II, p. 119.
Documento PDF a cura del Centro Studi Fossoli riguardante la figura di Brenno Cavallari.
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Pagina web che illustra la targa dedicata a Brenno Cavallari, presso la sua abitazione milanese.
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Pagina web a cura del comitato provinciale dell'ANPI di Lodi che ricorda il contributo tipografico di Cavallari alla stampa di giornali clandestini, in particolare "La Voce dell'Adda".
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Documento PDF a cura dell'Atlante delle stragi nazifasciste riguardante l'episodio dell’eccidio di Cibeno.
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Pagina web del portale "Pietre della memoria" relativa alla lapide dedicata ai martiri dell'eccidio di Cibeno, nel luogo in cui furono fucilati.
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Vaccari, Ilva. "Dalla parte della libertà: I Caduti modenesi nel periodo della Resistenza entro e fuori i confini della provincia. Forestieri e stranieri caduti in territorio modenese". Modena: Coop Estense, 1999, p. 148.
Casoli, Cinzio. “I crimini nazifascisti a Carpi”. Carpi, 1945.
Baccino, Renzo. “Fossoli”. Modena: Cooperativa tipografi, 1961.
Vaccari, Ilva. “La strage di Fossoli”, in “Rassegna Annuale Istituto Storico della Resistenza di Modena” n. 1/1960.
“Elenco di vittime modenesi nelle rappresaglie nemiche compiute entro e fuori il territorio della provincia dal 1 gennaio 1944 al 23 aprile 1945”, Estr. da: Rassegna annuale dell’Istituto storico della Resistenza in Modena e provincia”, n. 3, 1962.
Pacor, Mario; Casali, Luciano. "Lotte sociali e guerriglia in pianura: la Resistenza a Carpi, Soliera, Novi, Campogalliano". Roma: Editori Riuniti, 1972, pp. 169-172, 366-367.
“Museo monumento al deportato politico e razziale nei campi di sterminio nazisti : Carpi, Castello dei Pio”. Carpi, 1973, pp. 30-31.
Comune di Carpi; Arbizzani, Luigi. "Carpi per la libertà 1943-1945". Carpi: Comitato comunale per le celebrazioni del trentennale della Resistenza, 1976, pp. 27-34.
Comuni di Carpi, Soliera, Novi e Campogalliano, Comitato per la Resistenza, la Repubblica e la Costituzione (a cura di). “La pianura dei ribelli: fatti e documenti della lotta partigiana: Carpi, Soliera, Novi e Campogalliano”. Carpi: Centro stampa del Comune, 1980, pp. 132-144.
Pellicciari, S. “Cronistoria del Gruppo Brg. “Aristide”, inedito, archivio ISRM, R.I. 20, p. 13.
Associazione nazionale combattenti e reduci: Sezione di Modena; Ferrari, Tullio; Capitani, Daniela (a cura di). “Memorie per la storia e per la pace”. Carpi: Associazione nazionale combattenti e reduci: Sezione di Modena, 1983, vol. II, p. 119.
Documento PDF a cura del Centro Studi Fossoli riguardante la figura di Brenno Cavallari.
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Pagina web che illustra la targa dedicata a Brenno Cavallari, presso la sua abitazione milanese.
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Pagina web a cura del comitato provinciale dell'ANPI di Lodi che ricorda il contributo tipografico di Cavallari alla stampa di giornali clandestini, in particolare "La Voce dell'Adda".
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Documento PDF a cura dell'Atlante delle stragi nazifasciste riguardante l'episodio dell’eccidio di Cibeno.
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Pagina web del portale "Pietre della memoria" relativa alla lapide dedicata ai martiri dell'eccidio di Cibeno, nel luogo in cui furono fucilati.
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