Nato a Castelfranco Emilia il 7 settembre 1927 e abitante a Manzolino come muratore. Partigiano della sessantacinquesima brigata “Tabacchi” della divisione Modena Pianura col nome di battaglia di “Zingo”. Aveva raggiunto un grado equiparato a sergente nel GAP in cui operava. Arrestato per attività partigiana con altri 32 castelfranchesi quasi tutti di Manzolino, fu tradotto a Bologna e là fucilato il 10 febbraio 1945 coi propri compaesani alle cosiddette fosse di San Ruffillo. Aveva solo 17 anni. Le fucilazioni di San Ruffillo sono legate ad una logica eliminazionista e si collocano nel momento in cui i tedeschi si prepararono a lasciare la città ed eliminarono il maggior numero possibile di prigionieri nelle loro mani
Nato a Castelfranco Emilia il 7 settembre 1927 e abitante a Manzolino come muratore. Partigiano della sessantacinquesima brigata “Tabacchi” della divisione Modena Pianura col nome di battaglia di “Zingo”. Aveva raggiunto un grado equiparato a sergente nel GAP in cui operava. Arrestato per attività partigiana con altri 32 castelfranchesi quasi tutti di Manzolino, fu tradotto a Bologna e là fucilato il 10 febbraio 1945 coi propri compaesani alle cosiddette fosse di San Ruffillo. Aveva solo 17 anni. Le fucilazioni di San Ruffillo sono legate ad una logica eliminazionista e si collocano nel momento in cui i tedeschi si prepararono a lasciare la città ed eliminarono il maggior numero possibile di prigionieri nelle loro mani
M. Gavioli, G. Barbieri, "Per non dimenticare", Edizioni Il Fiorino, 2000
I. Vaccari; "Dalla Parte della libertà"; Coop Estense; 1999