Nato a Pavullo il 6 maggio del 1913. Mario Ricci, sindaco di Pavullo, testimoniò che “don Donini non volle mai abbandonare la sua parrocchia di Castagneto, prodigandosi particolarmente nel soccorrere i colpiti e i danneggiati dal bombardamento del 15 Aprile 1945”. Egli subì quindi la dura sorte che incombeva a tutti, non soltanto ai partigiani, o come sospetti di partigianato. Avendo avuta occupata la canonica dai tedeschi, e dovendo sopravvivere in un rifugio di fortuna al freddo e all'umidità notturna, per aver avuto l'ardire di recarsi nella sua casa chiedere qualcuna delle sue coperte, Don Giuseppe Donini venne trucidato da una scarica di MP40. Il povero sacerdote rimase lì fino all'alba, fin quando i tedeschi non ne annunciarono la morte. Il padre del sacerdote morì di crepacuore subito dopo.