Residente a Modena, nella frazione di Ganaceto. Nell’autunno del 1943 a quasi quarant’anni e una famiglia, aderisce alla lotta di liberazione ed inizia l’esperienza da partigiano combattente nell’ottobre del 1944, con azioni di sabotaggio, attacco ad autoblindo, disarmo. Catturato in data imprecisata e imprigionato nel carcere di Sant’Eufemia viene in seguito prelevato il 3 dicembre 1944, e fucilato con altri 7 partigiani sulla Strada Nazionale Canaletto, nella frazione di San Matteo, per vendetta contro l’uccisione di due soldati tedeschi, nel quadro degli scontri seguiti all’occupazione temporanea del Municipio di Soliera da parte delle formazioni partigiane. I cadaveri resteranno esposti per giorni. Inspiegabilmente non è indicato nella stele in ricordo dell’eccidio.