Emilio Bigi durante la guerra non fu reclutato perché padre di 5 figli minorenni. Aderì alla resistenza l’11 luglio 1944, facendo parte della Brigata “Diavolo “e poi della Brigata “Bonacini”. Catturato dai fascisti al comando del capitano Nespoli, nei pressi di Freto mentre trasporta armi da Modena a Panzano, l’11 aprile del 1945, venne prima interrogato e poco dopo trucidato.