Nato a Cento il 20 Aprile 1926 ed ivi residente. Nonostante la giovanissima età, Ernestino era passabile di ricerche e di arresti, per cui decise di seguire il fratello (sbandato dopo l'otto settembre e renitente alle leve neofasciste) sull'appennino modenese. Qui entrambi si aggregarono la brigata Selvino Folloni, ed Ernestino assunse il nome di battaglia di Tito. Prese parte col fratello la battaglia di Montefiorino scampandone ed evitando lo sbandamento. Ma purtroppo un destino crudele doveva accogliere entrambi nel durissimo combattimento di Benedello. Mentre il fratello Giovanni scomparve, e si dovette presumere la morte, forse tra le acque del Panaro in piena che i partigiani dovevano guadare per sottrarsi all'accerchiamento nemico, Ernestino ferito in varie parti del corpo, riuscì a fuggire e a ricoverarsi nei pressi del ponte Samone. Però due giorni dopo, il 7 novembre 1944, decedeva ad appena 18 anni.