Nato a Castelfranco Emilia il 19 marzo 1919 ed ivi residente come agricoltore. Dopo quattro anni di servizio militare come granatiere, sbandatosi dopo l'otto settembre, aderì al movimento partigiano entrando nella brigata “Tabacchi” della divisione Modena Pianura col nome di battaglia di “Gino”. Arrestato per attività partigiana con altri 32 compagni castelfranchesi fu condotto a Bologna e lì fucilato il 10 febbraio 1945 in un'atroce rappresaglia alle fosse di San Ruffillo. Le fucilazioni di San Ruffillo sono legate ad una logica eliminazionista e si collocano nel momento in cui i tedeschi si prepararono a lasciare la città ed eliminarono il maggior numero possibile di prigionieri nelle loro mani
Nato a Castelfranco Emilia il 19 marzo 1919 ed ivi residente come agricoltore. Dopo quattro anni di servizio militare come granatiere, sbandatosi dopo l'otto settembre, aderì al movimento partigiano entrando nella brigata “Tabacchi” della divisione Modena Pianura col nome di battaglia di “Gino”. Arrestato per attività partigiana con altri 32 compagni castelfranchesi fu condotto a Bologna e lì fucilato il 10 febbraio 1945 in un'atroce rappresaglia alle fosse di San Ruffillo. Le fucilazioni di San Ruffillo sono legate ad una logica eliminazionista e si collocano nel momento in cui i tedeschi si prepararono a lasciare la città ed eliminarono il maggior numero possibile di prigionieri nelle loro mani
M. Gavioli, G. Barbieri, "Per non dimenticare", Edizioni Il Fiorino, 2000
I. Vaccari; "Dalla Parte della libertà"; Coop Estense; 1999