Nato a Castelfranco Emilia il 10 novembre 1917 ed ivi residente come muratore. Di poverissima famiglia dovette fin da bambino affrontare la durezza della vita e cercare lavoro per aiutare i suoi familiari. Dopo un servizio militare di ben 5 anni, sbandatosi dal corpo di finanza di frontiera ove prestava servizio dalla lontana sede di Bagni di Vinadio (nel cuneese), tornò a casa. Dotato di viva intelligenza, seppe propagandare subito gli ideali per cui i giovani dovevano rifiutarsi alle chiamate militari della RSI, e raggiungere partigiani in montagna. Così fece egli ben presto aggregandosi alla brigata “Stella Rossa” stanziata nei pressi di Montefiorino. Scioltasi la formazione al Passo delle Forbici, Ettore Bruni assunse il comando dei compagni superstiti e li condusse in Toscana, ove si aggregarono tutti al gruppo “Valanga” delle Alpi Apuane. Qui con l'esperienza del loro precedente partigianato sostennero durissimi scontri fino a che il 29 agosto 1944, nel combattimento dell'Alpe di Sant'Antonio sul Monte Rovaio, Ettore Bruni cadde eroicamente. Grazie alle sue azioni in vita gli venne assegnata una medaglia d'argento al valor militare.