Residente a Modena in via Sant’Agostino interrompe gli studi alla scuola tecnica “F. Corni” e trova lavoro nelle Fonderie Corni, dove rimane fino alla chiamata alle armi nel 1940. Artigliere dopo tre anni di servizio su vari fronti l’8 settembre ’43 riparò sull’Appennino parmense, poi entra nella Resistenza nella Divisione Modena Montagna dove ottiene il comando del battaglione “Picelli”. Durante una marcia di trasferimento, il suo gruppo viene attaccato da forze fasciste superiori per numero e armamento. Disposti i suoi uomini alla difesa, si posiziona nel punto più esposto per meglio dirigere l’azione. Abbatte con una raffica il comandante fascista e prosegue contro un centro di fuoco che colpisce i suoi. Ferito mortalmente ordina il ripiegamento e resta in postazione per la copertura. Esaurite le munizioni resta colpito a morte.