Francesco Ferrari

Monfestino
18/08/1917
Benedello
05/11/1944
Professione: Agricoltore 
Ruolo: Partigiano
Status: Caduto
Nome di Battaglia: Barba
Grado: [Nessuno]
Brigata: [Selvino Folloni]
Divisione: Modena Montagna]]
Decorazioni: Medaglia D'Argento Al Valor Militare

La storia

Nato a Monfestino il 18 agosto 1917, residente nella frazione di Pazzano, agricoltore. Già ai primi di Marzo del 1944 aderì alla resistenza armata, militando in un primo tempo nella brigata Scarabelli ed in seguito nella Selvino Folloni, col nome di battaglia di "Barba". Con quest'ultima formazione Ferrari partecipo al durissimo combattimento di Benedello, allorquando pareva, dopo l'avanzata degli alleati in Romagna, che fosse giunto il momento per le Brigate di montagna di scendere in pianura per contribuire a liberare le città. Nel corso di questo combattimento al quale barba partecipo generosamente e con grande coraggio, tanto da attirare su di sé il fuoco nemico, il partigiano incontrò con numerosi altri combattenti della libertà, una gloriosa morte. Gli venne attribuita una medaglia d'argento al valor militare alla memoria con la seguente motivazione: “rientrando con un compagno d'armi dalla missione brillantemente compiuta, si avvedeva che una consistente formazione nemica stava per aggirare di sorpresa alcune importanti postazioni partigiane. Senza esitare apriva il fuoco contro detta formazione provocandone lo sbandamento, mentre le postazioni partigiane si appostavano a difesa. Fatto bersaglio a concentrato fuoco nemico, crivellato di colpi si abbatteva al suolo esanime”.
Nato a Monfestino il 18 agosto 1917, residente nella frazione di Pazzano, agricoltore. Già ai primi di Marzo del 1944 aderì alla resistenza armata, militando in un primo tempo nella brigata Scarabelli ed in seguito nella Selvino Folloni, col nome di battaglia di "Barba". Con quest'ultima formazione Ferrari partecipo al durissimo combattimento di Benedello, allorquando pareva, dopo l'avanzata degli alleati in Romagna, che fosse giunto il momento per le Brigate di montagna di scendere in pianura per contribuire a liberare le città. Nel corso di questo combattimento al quale barba partecipo generosamente e con grande coraggio, tanto da attirare su di sé il fuoco nemico, il partigiano incontrò con numerosi altri combattenti della libertà, una gloriosa morte. Gli venne attribuita una medaglia d'argento al valor militare alla memoria con la seguente motivazione: “rientrando con un compagno d'armi dalla missione brillantemente compiuta, si avvedeva che una consistente formazione nemica stava per aggirare di sorpresa alcune importanti postazioni partigiane. Senza esitare apriva il fuoco contro detta formazione provocandone lo sbandamento, mentre le postazioni partigiane si appostavano a difesa. Fatto bersaglio a concentrato fuoco nemico, crivellato di colpi si abbatteva al suolo esanime”.
Barbieri, Pedroni; "Per non Dimenticare", Il Fiorino, 1995
Vaccari; "Dalla Parte della libertà"; Coop Estense; 1999
Battaglia di Benedello
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Barbieri, Pedroni; "Per non Dimenticare", Il Fiorino, 1995
Vaccari; "Dalla Parte della libertà"; Coop Estense; 1999
Battaglia di Benedello
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