Residente a San Venanzio assieme alla famiglia, fu richiamato alle armi dopo l’8 settembre, ma si rese renitente poco tempo dopo. Venne riconosciuto partigiano dal 12 dicembre 1944, probabilmente faceva parte dei gruppi partigiani che gravitavano nella zona collinare sopra Maranello e che poche settimane dopo costituiranno la Brigata “Mario Speranza”. Il 3 gennaio 1945 i tedeschi lo trovarono nella casa colonica della famiglia e lo prelevarono. Il padre Antonio tentò di inseguire i soldati per salvare il figlio e vennero fucilati entrambi.
Residente a San Venanzio assieme alla famiglia, fu richiamato alle armi dopo l’8 settembre, ma si rese renitente poco tempo dopo. Venne riconosciuto partigiano dal 12 dicembre 1944, probabilmente faceva parte dei gruppi partigiani che gravitavano nella zona collinare sopra Maranello e che poche settimane dopo costituiranno la Brigata “Mario Speranza”. Il 3 gennaio 1945 i tedeschi lo trovarono nella casa colonica della famiglia e lo prelevarono. Il padre Antonio tentò di inseguire i soldati per salvare il figlio e vennero fucilati entrambi.
Ilva Vaccari, Dalla parte della Libertà, p. 343
Racconti partigiani, storie della Resistenza a Maranello, p. 75
M. Gavioli, G. Barbieri, Lapidi, cippi, monumenti partigiani a Sassuolo, Montefiorino, Palagano, Fiorano, Formigine, Frassinoro, Maranello, Prignano, p. 136
Scheda sulla strage di San Venanzio sull'Atlante delle stragi nazifasciste
Racconti partigiani, storie della Resistenza a Maranello, p. 75
M. Gavioli, G. Barbieri, Lapidi, cippi, monumenti partigiani a Sassuolo, Montefiorino, Palagano, Fiorano, Formigine, Frassinoro, Maranello, Prignano, p. 136
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Scheda sulla strage di San Venanzio sull'Atlante delle stragi nazifasciste