Nato a Nonantola il 28 giugno 1925 e residente a Vignola come operaio. Di famiglia antifascista, questo giovane operaio della SIPE (la grande fabbrica di esplosivi del vignolese), aderì al partigianato, entrando a far parte dei gap che poi costituirono la brigata tabacchi, col nome di battaglia di "Montanaro". Prese parte numerose azioni fino a che verso la fine del dicembre 1944, venne incaricato con altri partigiani di disperdere un raduno di bestiame precettato dalle forze d'occupazione. Catturato, venne detenuto per quasi due mesi sopportando torture crudeli senza rivelare alcunché di compromettente per il partigianato. Fu uno degli 8 ostaggi condotti all'impiccagione il 12 Febbraio 1945 a Pratomavore di Vignola per rappresaglia seguita all’uccisione di un ufficiale tedesco.. Alla sua memoria venne assegnata una medaglia d'argento al valor militare.