Nato a Crespellano di Bologna il 16 aprile 1923 e residente a Manzolino di Castelfranco come operaio. Nato in una famiglia ed in una zona con forti tradizioni antifasciste, aderì alla lotta clandestina militando in una delle formazioni della brigata “Tabacchi” col nome di battaglia di “Doria”. Arrestato con altri numerosi compaesani, venne fucilato il 10 febbraio 1945 a Bologna alle fosse di San Ruffillo. Le fucilazioni di San Ruffillo sono legate ad una logica eliminazionista e si collocano nel momento in cui i tedeschi si prepararono a lasciare la città ed eliminarono il maggior numero possibile di prigionieri nelle loro mani.
Nato a Crespellano di Bologna il 16 aprile 1923 e residente a Manzolino di Castelfranco come operaio. Nato in una famiglia ed in una zona con forti tradizioni antifasciste, aderì alla lotta clandestina militando in una delle formazioni della brigata “Tabacchi” col nome di battaglia di “Doria”. Arrestato con altri numerosi compaesani, venne fucilato il 10 febbraio 1945 a Bologna alle fosse di San Ruffillo. Le fucilazioni di San Ruffillo sono legate ad una logica eliminazionista e si collocano nel momento in cui i tedeschi si prepararono a lasciare la città ed eliminarono il maggior numero possibile di prigionieri nelle loro mani.
M. Gavioli, G. Barbieri, "Per non dimenticare", Edizioni Il Fiorino, 2000
I. Vaccari; "Dalla Parte della libertà"; Coop Estense; 1999