Nato a Novi di Modena il 31 gennaio 1921, residente a Rovereto, aderì tra i primissimi al partigianato, nei Gap che poi diedero vita alla Brg. "Diavolo", assumendo il celebre nome di battaglia "Aristide". Promosse l'azione partigiana e ne diffuse i principi ispiratori, con l'esempio di azioni audaci che spesso compiva da solo. Catturato assieme al fratello ed al padre, dopo orrende torture durante le quali non parlò, salvando così a durissimo prezzo l'organizzazione partigiana, il 30 luglio 1944 venne fucilato, con altri 19 martiri, in Piazza Grande a Modena. Ricevette la Medaglia d'Argento al V.M. per le eccellenti capacità di combattente e quale organizzatore instancabile del movimento partigiano, nonchè per la sopportazione stoica di ogni sevizia senza proferire parola.
Nato a Novi di Modena il 31 gennaio 1921, residente a Rovereto, aderì tra i primissimi al partigianato, nei Gap che poi diedero vita alla Brg. "Diavolo", assumendo il celebre nome di battaglia "Aristide". Promosse l'azione partigiana e ne diffuse i principi ispiratori, con l'esempio di azioni audaci che spesso compiva da solo. Catturato assieme al fratello ed al padre, dopo orrende torture durante le quali non parlò, salvando così a durissimo prezzo l'organizzazione partigiana, il 30 luglio 1944 venne fucilato, con altri 19 martiri, in Piazza Grande a Modena. Ricevette la Medaglia d'Argento al V.M. per le eccellenti capacità di combattente e quale organizzatore instancabile del movimento partigiano, nonchè per la sopportazione stoica di ogni sevizia senza proferire parola.
P. Pedroni, G. Barbieri, "Per non dimenticare", Edizioni Il Fiorino, 1995
I. Vaccari; "Dalla Parte della libertà"; Coop Estense; 1999