Gino Borghi

San Giacomo Roncole di Mirandola
22/03/1920
San Felice sul Panaro
23/04/1945
Professione: Calzolaio 
Ruolo: Partigiano
Status: Caduto
Grado: [Nessuno]
Brigata: [14^ Brigata d'Assalto "Remo"]
Divisione: 2^ "Modena Pianura"]]

La storia

Residente a Cividale di Mirandola, sua città Natale, e calzolaio di professione, aderirà al Movimento di Resistenza già dal 15 luglio 1944. Partigiano coraggioso e stimato arriverà a ricoprire il ruolo di Capo Servizio del Battaglione "Pecorari" della 14^ Brigata d'Assalto "Remo", parte della 2^ Divisione "Modena Pianura", dal 27 febbraio del 1945 fino al giorno della sua morte, che avverrà in un tragico incidente il 23 aprile del 1945, proprio l'ultimo giorno degli scontri per la liberazione di Mirandola, nel tentativo di liberare il maggiore barton e un compagno di lotta, prigionieri dei tedeschi. La missione che vedeva come capo della spedizione Borghi, prevedeva infatti la liberazione del Maggiore Burton e di un altro combattente di liberazione, grazie ad una squadra di 30 partigiani, che recatisi sul luogo avrebbbe dovuto affrontare i tedeschi. Il Maggiore Burton e il patriota erano stati catturati nel tentativo di raggiungere la base alleata e richiedere l'interruzione del bombardamento di Mirandola, che, già liberata dai partigiani venne considerata ancora obbiettivo alleato e verrà cannoneggiata la notte tra il 22 e il 23 aprile. Le squadre mandate a interrompere il cannoneggiamento saranno due. Una raggiungerà la posizione, mentre la seconda, verrà interrota e catturata. Da lì la decisione del comando partigiano di inviare immediatamente una squadra nel tentativo di liberare i due, consci del fatto che, ormai prossimi alla fine di aprile, i due ufficiali alleati, sarebbero stati giustiziati, nell'impossibilità da parte tedesca di fare ulteriori prigionieri. Va segnalato però che la morte dei 3 partigiani, avvenne in seguito ad un tragico incidente. Non saranno infatti i tedeschi a uccidere Gino Borghi, Silvano Paltrinieri e Natalino Silvestrini, bensì un autoblindo angloamericano, che, confusi i patrioti con i tedeschi, farà fuoco sul camion da trasporto americano, eliminando i 3 e fernedone altri 4/5. morti con smitragliate e i corpi sbruciacchiati.
Residente a Cividale di Mirandola, sua città Natale, e calzolaio di professione, aderirà al Movimento di Resistenza già dal 15 luglio 1944. Partigiano coraggioso e stimato arriverà a ricoprire il ruolo di Capo Servizio del Battaglione "Pecorari" della 14^ Brigata d'Assalto "Remo", parte della 2^ Divisione "Modena Pianura", dal 27 febbraio del 1945 fino al giorno della sua morte, che avverrà in un tragico incidente il 23 aprile del 1945, proprio l'ultimo giorno degli scontri per la liberazione di Mirandola, nel tentativo di liberare il maggiore barton e un compagno di lotta, prigionieri dei tedeschi. La missione che vedeva come capo della spedizione Borghi, prevedeva infatti la liberazione del Maggiore Burton e di un altro combattente di liberazione, grazie ad una squadra di 30 partigiani, che recatisi sul luogo avrebbbe dovuto affrontare i tedeschi. Il Maggiore Burton e il patriota erano stati catturati nel tentativo di raggiungere la base alleata e richiedere l'interruzione del bombardamento di Mirandola, che, già liberata dai partigiani venne considerata ancora obbiettivo alleato e verrà cannoneggiata la notte tra il 22 e il 23 aprile. Le squadre mandate a interrompere il cannoneggiamento saranno due. Una raggiungerà la posizione, mentre la seconda, verrà interrota e catturata. Da lì la decisione del comando partigiano di inviare immediatamente una squadra nel tentativo di liberare i due, consci del fatto che, ormai prossimi alla fine di aprile, i due ufficiali alleati, sarebbero stati giustiziati, nell'impossibilità da parte tedesca di fare ulteriori prigionieri. Va segnalato però che la morte dei 3 partigiani, avvenne in seguito ad un tragico incidente. Non saranno infatti i tedeschi a uccidere Gino Borghi, Silvano Paltrinieri e Natalino Silvestrini, bensì un autoblindo angloamericano, che, confusi i patrioti con i tedeschi, farà fuoco sul camion da trasporto americano, eliminando i 3 e fernedone altri 4/5. morti con smitragliate e i corpi sbruciacchiati.
Canova, Franco; Gelmini, Oreste; Mattioli, Amilcare. “Lotta di liberazione nella bassa modenese”. Modena: ANPI di Modena, 1975. pp. 342, 343, 363, 370.
Vaccari, Ilva. "Dalla parte della libertà: I Caduti modenesi nel periodo della Resistenza entro e fuori i confini della provincia. Forestieri e stranieri caduti in territorio modenese". Modena: Coop Estense, 1999. p. 108.
Comune di Mirandola. “Ventennale della Resistenza: memorie della Resistenza mirandolese”. Mirandola: Tipografia Bozzoli, 1965.
ANPI di Mirandola. La Liberazione di Mirandola: documenti e precisazioni. Mirandola: Tipolito Golinelli, 1992.
Silingardi, Claudio. “Una provincia partigiana: Guerra e Resistenza a Modena 1940-1945”. Milano: FrancoAngeli, 1998. p.665.
Gorrieri, Ermanno. “La Repubblica di Montefiorino: per una storia della Resistenza in Emilia”. Bologna: Il Mulino, 1991. p.684.
Nello Bozzini. "Evaporate Mission" (Marzo-Aprile 1945). Le avventurose vicende della Missione militare inglese paracadutata nel territorio di Mirandola durante la Resistenza. Mirandola: Tipolitografia Golinelli, 1995. p.34.
Barbieri, Giorgio; Pedroni, Piero. "Per non dimenticare. Lapidi, cippi, monumenti partigiani nella Bassa Pianura Modenese. Modena: Stampa Grafiche SIgem, 1997. pp. 16, 57.
Pagina web a cura dell’ANPI di Mirandola.
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Pagina web del portale "Pietre della memoria" relativa al cippo dedicato ai caduti di Via Imperiale.
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Video intervista "Il Mio 25 Aprile" (2006) fatta da ANPI di Mirandola a protagonisti al tempo ancora vivi di quegli avvenimenti. In questa intervista vengono svelati dettagli inerenti i fatti di Via Imperiale.
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Elenco nominativo dei partigiani della provincia di Modena, curato dal Dipartimento di Discipline storiche, antropologiche e geografiche dell'Università di Bologna.
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Canova, Franco; Gelmini, Oreste; Mattioli, Amilcare. “Lotta di liberazione nella bassa modenese”. Modena: ANPI di Modena, 1975. pp. 342, 343, 363, 370.
Vaccari, Ilva. "Dalla parte della libertà: I Caduti modenesi nel periodo della Resistenza entro e fuori i confini della provincia. Forestieri e stranieri caduti in territorio modenese". Modena: Coop Estense, 1999. p. 108.
Comune di Mirandola. “Ventennale della Resistenza: memorie della Resistenza mirandolese”. Mirandola: Tipografia Bozzoli, 1965.
ANPI di Mirandola. La Liberazione di Mirandola: documenti e precisazioni. Mirandola: Tipolito Golinelli, 1992.
Silingardi, Claudio. “Una provincia partigiana: Guerra e Resistenza a Modena 1940-1945”. Milano: FrancoAngeli, 1998. p.665.
Gorrieri, Ermanno. “La Repubblica di Montefiorino: per una storia della Resistenza in Emilia”. Bologna: Il Mulino, 1991. p.684.
Nello Bozzini. "Evaporate Mission" (Marzo-Aprile 1945). Le avventurose vicende della Missione militare inglese paracadutata nel territorio di Mirandola durante la Resistenza. Mirandola: Tipolitografia Golinelli, 1995. p.34.
Barbieri, Giorgio; Pedroni, Piero. "Per non dimenticare. Lapidi, cippi, monumenti partigiani nella Bassa Pianura Modenese. Modena: Stampa Grafiche SIgem, 1997. pp. 16, 57.
Pagina web a cura dell’ANPI di Mirandola.
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Pagina web del portale "Pietre della memoria" relativa al cippo dedicato ai caduti di Via Imperiale.
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Video intervista "Il Mio 25 Aprile" (2006) fatta da ANPI di Mirandola a protagonisti al tempo ancora vivi di quegli avvenimenti. In questa intervista vengono svelati dettagli inerenti i fatti di Via Imperiale.
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