Giulio Della Pina

Massa Apuania
18/02/1924
Benedello
05/11/1944
Ruolo: Partigiano
Status: Caduto
Grado: [Nessuno]
Brigata: [Selvino Folloni]
Divisione: Modena Montagna]]
Decorazioni: Medaglia D'Argento Al Valor Militare

La storia

Nato a Massa Apuania, il 18 Febbraio 1924 e residente nella frazione di Mirteto. Come tanti altri giovani che non volevano presentarsi le chiamate della Repubblica di Salò, e furono costretti ad abbandonare la casa per sfuggire alle ricerche, si recò sugli Appennini modenesi, il cui movimento partigiano era già conosciuto anche fuori provincia. Aderì alla brigata Selvino Folloni, della divisione Modena Armando, poi Modena montagna. Condivise la vita dura e pericolosa dei partigiani, affrontando scontri ed azioni di disarmo e sabotaggio, fino a che, il 5 novembre 1944, cadde combattendo a Benedello di Pavullo. Alla sua memoria è stata assegnata una medaglia d'argento al valor militare, con la seguente motivazione: “rientrando con un compagno d'armi da una missione brillantemente compiuta, si avvedeva che una consistente formazione nemica si accingeva ad accerchiare alcune importanti posizioni partigiane. Senza esitazione, al fine di evitare l'azione di sorpresa da parte del nemico, apriva contro di esso il fuoco con la sua arma automatica, in modo da provocarne lo sbandamento e da mettere sull’avviso i partigiani. Fatto bersaglio da nutrito fuoco, crivellato di colpi, si abbatteva esanime al suolo”.
Nato a Massa Apuania, il 18 Febbraio 1924 e residente nella frazione di Mirteto. Come tanti altri giovani che non volevano presentarsi le chiamate della Repubblica di Salò, e furono costretti ad abbandonare la casa per sfuggire alle ricerche, si recò sugli Appennini modenesi, il cui movimento partigiano era già conosciuto anche fuori provincia. Aderì alla brigata Selvino Folloni, della divisione Modena Armando, poi Modena montagna. Condivise la vita dura e pericolosa dei partigiani, affrontando scontri ed azioni di disarmo e sabotaggio, fino a che, il 5 novembre 1944, cadde combattendo a Benedello di Pavullo. Alla sua memoria è stata assegnata una medaglia d'argento al valor militare, con la seguente motivazione: “rientrando con un compagno d'armi da una missione brillantemente compiuta, si avvedeva che una consistente formazione nemica si accingeva ad accerchiare alcune importanti posizioni partigiane. Senza esitazione, al fine di evitare l'azione di sorpresa da parte del nemico, apriva contro di esso il fuoco con la sua arma automatica, in modo da provocarne lo sbandamento e da mettere sull’avviso i partigiani. Fatto bersaglio da nutrito fuoco, crivellato di colpi, si abbatteva esanime al suolo”.
Barbieri, Pedroni; "Per non Dimenticare", Il Fiorino, 1995
Vaccari; "Dalla Parte della libertà"; Coop Estense; 1999
Battaglia di Benedello
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Barbieri, Pedroni; "Per non Dimenticare", Il Fiorino, 1995
Vaccari; "Dalla Parte della libertà"; Coop Estense; 1999
Battaglia di Benedello
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