Nato Savignano sul Panaro il 19 marzo 1923 e abitante a Manzolino in via Longhi come agricoltore. Partigiano della sessantacinquesima brigata “Tabacchi” della divisione Modena Pianura assunse il nome di battaglia di “Formica”. Arrestato per attività partigiana con altri 32 castelfranchesi quasi tutti i Manzolino, fu condotto a Bologna e qui fucilato il 10 febbraio 1945 coi propri compaesani nelle fosse di San Ruffillo in una atroce rappresaglia. Le fucilazioni di San Ruffillo sono legate ad una logica eliminazionista e si collocano nel momento in cui i tedeschi si prepararono a lasciare la città ed eliminarono il maggior numero possibile di prigionieri nelle loro mani.
Nato Savignano sul Panaro il 19 marzo 1923 e abitante a Manzolino in via Longhi come agricoltore. Partigiano della sessantacinquesima brigata “Tabacchi” della divisione Modena Pianura assunse il nome di battaglia di “Formica”. Arrestato per attività partigiana con altri 32 castelfranchesi quasi tutti i Manzolino, fu condotto a Bologna e qui fucilato il 10 febbraio 1945 coi propri compaesani nelle fosse di San Ruffillo in una atroce rappresaglia. Le fucilazioni di San Ruffillo sono legate ad una logica eliminazionista e si collocano nel momento in cui i tedeschi si prepararono a lasciare la città ed eliminarono il maggior numero possibile di prigionieri nelle loro mani.
M. Gavioli, G. Barbieri, "Per non dimenticare", Edizioni Il Fiorino, 2000
I. Vaccari; "Dalla Parte della libertà"; Coop Estense; 1999