Nato a Carpi il 18 aprile 1924 e residente a Gargallo, fu partigiano della brigata "Scarpone", con nome di battaglia "Sciacallo". Mise a disposizione della Resistenza la propria abitazione, dove fu installato un ciclostile con cui vennero stampati centinaia di esemplari di propaganda ed informazioni sulla guerriglia partigiana. Nonostante le precauzioni, a causa di una delazione una pattuglia nemica si recava sul posto, catturando in circostanze drammatiche lui e altri due compagni. Sottoposti a torture, furono portati a Correggio dove vennero fucilati di lì a poco, il 3 marzo 1945. Per la sua audacia in sostegno della patria, il coraggio dimostrato nelle azioni e la fedeltà al movimento partigiano dimostrata con il silenzio anche sotto tortura, gli fu assegnata la Medaglia d'Argento al Valor Militare.