Isolino Roversi

Concordia sulla Secchia
11/09/1920
San Giovanni Battista di Concordia sulla Secchia
28/11/1944
Professione: Muratore 
Ruolo: Partigiano
Status: Caduto
Nome di Battaglia: "Remo"
Grado: [Commissario Politico]
Brigata: [Distaccamento GAP "Bruni" della 65a Brigata d'Assalto Garibaldi GAP "Walter Tabacchi" (Futura 14^ Brigata d'Assalto "Remo")]
Decorazioni: Medaglia D'Argento Al Valor Militare

La storia

Residente a Concordia, era muratore di mestiere. Dopo il servizio militare nei primi anni di guerra in artiglieria, entrò nella Resistenza e fu tra gli organizzatori dei primi GAP della zona. Partecipò a varie azioni partigiane, tra le quali l’assalto del presidio GNR della “Delfina” di Rovereto di Novi, il 23 giugno 1944. Nominato commissario politico del Distaccamento GAP “Bruni”, fu catturato e fucilato il 28 novembre 1944 a San Giovanni di Concordia sulla Secchia, nel contesto di un grande rastrellmento nazifascista, insieme ad altri 4 partigiani: Venizelos Bulgarelli, Giuseppe Smerieri, Zelio Ballerini e Zdzisław Słowacki. “Remo” è insignito di Medaglia d’Argento al Valor Militare alla Memoria, con la seguente motivazione: “Accorso tra i primi all’appello della Patria, prodigò ogni sua energia nell’organizzare squadre di resistenza, alla cui testa operò numerose, brillanti azioni di guerra, distinguendosi per il coraggio indomito e la cosciente audacia. Reduce di una vittoriosa azione veniva catturato di sorpresa. Sopportava con eroica fermezza le torture più raffinate senza tradire, benchè straziato atrocemente nelle carni, gli importanti segreti della sua organizzazione. Nel momento dell’estremo supplizio innalzava il pensiero alla Patria adorata. Mirabile esempio di ardimento di fermezza d’animo di spirito di sacrificio.” - Concordia, 28 novembre 1944. Furono intitolate a lui due formazioni partigiane successive: la Divisione SAP “Remo” e la 14° Brigata d’Assalto “Remo”. Furono a lui intitolate prima la Divisione SAP “Remo” e infine la 14a Brigata d’Assalto “Remo”.
Residente a Concordia, era muratore di mestiere. Dopo il servizio militare nei primi anni di guerra in artiglieria, entrò nella Resistenza e fu tra gli organizzatori dei primi GAP della zona. Partecipò a varie azioni partigiane, tra le quali l’assalto del presidio GNR della “Delfina” di Rovereto di Novi, il 23 giugno 1944. Nominato commissario politico del Distaccamento GAP “Bruni”, fu catturato e fucilato il 28 novembre 1944 a San Giovanni di Concordia sulla Secchia, nel contesto di un grande rastrellmento nazifascista, insieme ad altri 4 partigiani: Venizelos Bulgarelli, Giuseppe Smerieri, Zelio Ballerini e Zdzisław Słowacki. “Remo” è insignito di Medaglia d’Argento al Valor Militare alla Memoria, con la seguente motivazione: “Accorso tra i primi all’appello della Patria, prodigò ogni sua energia nell’organizzare squadre di resistenza, alla cui testa operò numerose, brillanti azioni di guerra, distinguendosi per il coraggio indomito e la cosciente audacia. Reduce di una vittoriosa azione veniva catturato di sorpresa. Sopportava con eroica fermezza le torture più raffinate senza tradire, benchè straziato atrocemente nelle carni, gli importanti segreti della sua organizzazione. Nel momento dell’estremo supplizio innalzava il pensiero alla Patria adorata. Mirabile esempio di ardimento di fermezza d’animo di spirito di sacrificio.” - Concordia, 28 novembre 1944. Furono intitolate a lui due formazioni partigiane successive: la Divisione SAP “Remo” e la 14° Brigata d’Assalto “Remo”. Furono a lui intitolate prima la Divisione SAP “Remo” e infine la 14a Brigata d’Assalto “Remo”.
Vaccari, Ilva. "Dalla parte della libertà: I Caduti modenesi nel periodo della Resistenza entro e fuori i confini della provincia. Forestieri e stranieri caduti in territorio modenese". Modena: Coop Estense, 1999, pp. 432-433.
Canova, Franco; Gelmini, Oreste; Mattioli, Amilcare. “Lotta di liberazione nella bassa modenese”. Modena: ANPI di Modena, 1975, pp. 79, 87, 129, 139n, 184, 195, 230, 231, 239, 263, 363.
Silingardi, Claudio. “Una provincia partigiana: Guerra e Resistenza a Modena 1940-1945”. Milano: FrancoAngeli, 1998, p. 561.
“Modena Medaglia d’Oro: 8 dicembre 1947”. Modena: Arti grafiche modenesi, 1947.
“Modena medaglia d'oro alle consorelle italiane decorate del primo e secondo Risorgimento: Modena, 13 dicembre 1953”. Modena: Arti grafiche modenesi, 1953.
“Elenco di vittime modenesi nelle rappresaglie nemiche compiute entro e fuori il territorio della provincia dal 1 gennaio 1944 al 23 aprile 1945”, Estr. da: “Rassegna annuale dell’Istituto storico della Resistenza in Modena e provincia”, n. 3, 1962, p. 14.
“Elenco di vittime modenesi nelle rappresaglie nemiche compiute entro e fuori il territorio della provincia dal 1 gennaio 1944 al 23 aprile 1945”, Estr. da: “Rassegna annuale dell’Istituto storico della Resistenza in Modena e provincia”, n. 3, 1962, p. 43.
Vaccari, Ilva. “La ricerca sui caduti nel periodo della Resistenza modenese”. Estr. da: “Rassegna di storia dell'Istituto storico della Resistenza in Modena e Provincia”, N.S., a. 2. (1982), p. 237.
Ascari, Terenzio; Ghinosi, Franco (a cura di). “Il cammino della gloria: dal primo al secondo Risorgimento: un secolo di eroismo e di patriottismo modenesi”. Modena: Archivio nazionale cinematografico della Resistenza, 1959, p. 110.
Comune di Mirandola. “Ventennale della Resistenza: memorie della Resistenza mirandolese”. Mirandola: Tipografia Bozzoli, 1965, p. 17.
Barbieri, Alberto. “Modenesi da ricordare”. Modena: Mucchi Editore, 1966. Vol. II, p. 114.
Barbieri, Alberto. “Repertorio bio-bibliografico dei modenesi illustri”, in “Modena: vicende e protagonisti”. Bologna: Edizioni Edison, 1971, vol. III, p. 343.
Istituto del Nastro azzurro: Federazione provinciale di Modena (a cura di). “Libro d'oro dei decorati al valor militare nati nella provincia di Modena e di quelli nati in altre province iscritti alla federazione provinciale di Modena dell'Istituto del Nastro azzurro”. Modena: Poligrafico Artioli, 1968, p. 52.
Cavarra, Maria Lea. “...quando si dice staffetta...” Modena: ANPI di Modena, 1982, pp. 29, 29n.
Pagina web sul sito dell'ANPI di Mirandola dedicata a Isolino Roversi e al cippo che la commemora.
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Documento PDF a cura dell'Atlante delle stragi nazifasciste riguardante l'episodio durante il quale caddero Isolino Roversi, Venizelos Bulgarelli, Giuseppe Smerieri, Zelio Ballerini e Zdzisław Głowacki.
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Elenco nominativo dei partigiani della provincia di Modena, curato dal Dipartimento di Discipline storiche, antropologiche e geografiche dell'Università di Bologna.
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Vaccari, Ilva. "Dalla parte della libertà: I Caduti modenesi nel periodo della Resistenza entro e fuori i confini della provincia. Forestieri e stranieri caduti in territorio modenese". Modena: Coop Estense, 1999, pp. 432-433.
Canova, Franco; Gelmini, Oreste; Mattioli, Amilcare. “Lotta di liberazione nella bassa modenese”. Modena: ANPI di Modena, 1975, pp. 79, 87, 129, 139n, 184, 195, 230, 231, 239, 263, 363.
Silingardi, Claudio. “Una provincia partigiana: Guerra e Resistenza a Modena 1940-1945”. Milano: FrancoAngeli, 1998, p. 561.
“Modena Medaglia d’Oro: 8 dicembre 1947”. Modena: Arti grafiche modenesi, 1947.
“Modena medaglia d'oro alle consorelle italiane decorate del primo e secondo Risorgimento: Modena, 13 dicembre 1953”. Modena: Arti grafiche modenesi, 1953.
“Elenco di vittime modenesi nelle rappresaglie nemiche compiute entro e fuori il territorio della provincia dal 1 gennaio 1944 al 23 aprile 1945”, Estr. da: “Rassegna annuale dell’Istituto storico della Resistenza in Modena e provincia”, n. 3, 1962, p. 14.
“Elenco di vittime modenesi nelle rappresaglie nemiche compiute entro e fuori il territorio della provincia dal 1 gennaio 1944 al 23 aprile 1945”, Estr. da: “Rassegna annuale dell’Istituto storico della Resistenza in Modena e provincia”, n. 3, 1962, p. 43.
Vaccari, Ilva. “La ricerca sui caduti nel periodo della Resistenza modenese”. Estr. da: “Rassegna di storia dell'Istituto storico della Resistenza in Modena e Provincia”, N.S., a. 2. (1982), p. 237.
Ascari, Terenzio; Ghinosi, Franco (a cura di). “Il cammino della gloria: dal primo al secondo Risorgimento: un secolo di eroismo e di patriottismo modenesi”. Modena: Archivio nazionale cinematografico della Resistenza, 1959, p. 110.
Barbieri, Alberto. “Modenesi da ricordare”. Modena: Mucchi Editore, 1966. Vol. II, p. 114.
Barbieri, Alberto. “Repertorio bio-bibliografico dei modenesi illustri”, in “Modena: vicende e protagonisti”. Bologna: Edizioni Edison, 1971, vol. III, p. 343.
Istituto del Nastro azzurro: Federazione provinciale di Modena (a cura di). “Libro d'oro dei decorati al valor militare nati nella provincia di Modena e di quelli nati in altre province iscritti alla federazione provinciale di Modena dell'Istituto del Nastro azzurro”. Modena: Poligrafico Artioli, 1968, p. 52.
Cavarra, Maria Lea. “...quando si dice staffetta...” Modena: ANPI di Modena, 1982, pp. 29, 29n.
Pagina web sul sito dell'ANPI di Mirandola dedicata a Isolino Roversi e al cippo che la commemora.
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Documento PDF a cura dell'Atlante delle stragi nazifasciste riguardante l'episodio durante il quale caddero Isolino Roversi, Venizelos Bulgarelli, Giuseppe Smerieri, Zelio Ballerini e Zdzisław Głowacki.
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Elenco nominativo dei partigiani della provincia di Modena, curato dal Dipartimento di Discipline storiche, antropologiche e geografiche dell'Università di Bologna.
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