Lino Ciceri

Acquate di Lecco
30/07/1923
Cibeno di Carpi
12/07/1944
Professione: Apprendista meccanico 
Ruolo: Partigiano
Status: Caduto
Grado: [Nessuno]
Brigata: ["Carlo Pisacane", gruppo di Erna]

La storia

Subito dopo l'8 settembre 1943 fu uno dei primi ad entrare nei gruppi partigiani di Erna, in particolare nella Brigata "Pisacane", una formazione particolare, più anticonformista ed eterogenea delle altre, la quale si scontrò con le direttive del Comando centrale di Lecco, che invece era attento alle regole e voleva imporre una gerarchia ed un ordine su tutto, razioni e abbigliamento compresi. Ciceri partecipò nell'ottobre ad atti di sabotaggio a danno delle ferrovie fasciste, distruggendo una radio trasmittente e catturando diversi prigionieri. Compì atti di sabotaggio presso la "Guzzi". Partecipò alla liberazione di alcuni prigionieri italiani detenuti ad Arcore. Scioltosi il gruppo di Erna passò a Santa Brigida. Fatto prigioniero il 23 febbraio 1944 a Lecco dalla Guardia Nazionale Repubblicana, fu deportato a San Vittore (matricola 1461, I raggio, cella 31) per poi essere trasferito a Fossoli il 27 aprile (matricola campo 120). Forse era salito in montagna, vista l'età, per evitare l'arruolamento repubblicano, ma soprattutto perché la sua era una famiglia di antifascisti: sua sorella, suo cognato e suo padre svolsero attività antifascista, per la quale il padre Pietro fu deportato ed assassinato a Mauthausen. Lino Ciceri, invece, venne fucilato al poligono di tiro di Cibeno di Carpi il 12 luglio 1944 insieme agli altri detenuti prelevati dal campo di Fossoli, in rappresaglia per un'azione partigiana avvenuta a Genova. È sepolto ad Acquate.
Subito dopo l'8 settembre 1943 fu uno dei primi ad entrare nei gruppi partigiani di Erna, in particolare nella Brigata "Pisacane", una formazione particolare, più anticonformista ed eterogenea delle altre, la quale si scontrò con le direttive del Comando centrale di Lecco, che invece era attento alle regole e voleva imporre una gerarchia ed un ordine su tutto, razioni e abbigliamento compresi. Ciceri partecipò nell'ottobre ad atti di sabotaggio a danno delle ferrovie fasciste, distruggendo una radio trasmittente e catturando diversi prigionieri. Compì atti di sabotaggio presso la "Guzzi". Partecipò alla liberazione di alcuni prigionieri italiani detenuti ad Arcore. Scioltosi il gruppo di Erna passò a Santa Brigida. Fatto prigioniero il 23 febbraio 1944 a Lecco dalla Guardia Nazionale Repubblicana, fu deportato a San Vittore (matricola 1461, I raggio, cella 31) per poi essere trasferito a Fossoli il 27 aprile (matricola campo 120). Forse era salito in montagna, vista l'età, per evitare l'arruolamento repubblicano, ma soprattutto perché la sua era una famiglia di antifascisti: sua sorella, suo cognato e suo padre svolsero attività antifascista, per la quale il padre Pietro fu deportato ed assassinato a Mauthausen. Lino Ciceri, invece, venne fucilato al poligono di tiro di Cibeno di Carpi il 12 luglio 1944 insieme agli altri detenuti prelevati dal campo di Fossoli, in rappresaglia per un'azione partigiana avvenuta a Genova. È sepolto ad Acquate.
Vaccari, Ilva. "Dalla parte della libertà: I Caduti modenesi nel periodo della Resistenza entro e fuori i confini della provincia. Forestieri e stranieri caduti in territorio modenese". Modena: Coop Estense, 1999, p. 158.
Casoli, Cinzio. “I crimini nazifascisti a Carpi”. Carpi, 1945.
Baccino, Renzo. “Fossoli”. Modena: Cooperativa tipografi, 1961.
Vaccari, Ilva. “La strage di Fossoli”, in “Rassegna Annuale Istituto Storico della Resistenza di Modena” n. 1/1960.
“Elenco di vittime modenesi nelle rappresaglie nemiche compiute entro e fuori il territorio della provincia dal 1 gennaio 1944 al 23 aprile 1945”, Estr. da: Rassegna annuale dell’Istituto storico della Resistenza in Modena e provincia”, n. 3, 1962.
Pacor, Mario; Casali, Luciano. "Lotte sociali e guerriglia in pianura: la Resistenza a Carpi, Soliera, Novi, Campogalliano". Roma: Editori Riuniti, 1972, pp. 172, 367.
“Museo monumento al deportato politico e razziale nei campi di sterminio nazisti : Carpi, Castello dei Pio”. Carpi, 1973.
Comune di Carpi; Arbizzani, Luigi. "Carpi per la libertà 1943-1945". Carpi: Comitato comunale per le celebrazioni del trentennale della Resistenza, 1976.
“Enciclopedia dell’Antifascismo e della Resistenza”, vol. II, Milano, 1971, p. 412, voce “Fossoli”.
Pellicciari, S. “Cronistoria del Gruppo Brg. “Aristide”, inedito, archivio ISRM, R.I. 20, p. 13.
Associazione Nazionale Combattenti e Reduci: Sezione di Modena; Ferrari, Tullio; Capitani, Daniela (a cura di). “Memorie per la storia e per la pace”. Carpi: Associazione nazionale combattenti e reduci: Sezione di Modena, 1983, vol. II, p. 119.
Documento PDF a cura del Centro Studi Fossoli riguardante la figura di Lino Ciceri.
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Pagina web dedicata alle pietre d'inciampo posizionate in memoria di Lino Ciceri e di suo padre Pietro, presso la loro abitazione ad Acquate di Lecco.
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Documento PDF a cura dell'Atlante delle stragi nazifasciste riguardante l'episodio dell’eccidio di Cibeno.
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Pagina web del portale "Pietre della memoria" relativa alla lapide dedicata ai martiri dell'eccidio di Cibeno, nel luogo in cui furono fucilati.
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Pagina web dell'Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti dedicata ai fucilati al poligono di tiro di Cibeno.
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Vaccari, Ilva. "Dalla parte della libertà: I Caduti modenesi nel periodo della Resistenza entro e fuori i confini della provincia. Forestieri e stranieri caduti in territorio modenese". Modena: Coop Estense, 1999, p. 158.
Casoli, Cinzio. “I crimini nazifascisti a Carpi”. Carpi, 1945.
Baccino, Renzo. “Fossoli”. Modena: Cooperativa tipografi, 1961.
Vaccari, Ilva. “La strage di Fossoli”, in “Rassegna Annuale Istituto Storico della Resistenza di Modena” n. 1/1960.
“Elenco di vittime modenesi nelle rappresaglie nemiche compiute entro e fuori il territorio della provincia dal 1 gennaio 1944 al 23 aprile 1945”, Estr. da: Rassegna annuale dell’Istituto storico della Resistenza in Modena e provincia”, n. 3, 1962.
Pacor, Mario; Casali, Luciano. "Lotte sociali e guerriglia in pianura: la Resistenza a Carpi, Soliera, Novi, Campogalliano". Roma: Editori Riuniti, 1972, pp. 172, 367.
“Museo monumento al deportato politico e razziale nei campi di sterminio nazisti : Carpi, Castello dei Pio”. Carpi, 1973.
Comune di Carpi; Arbizzani, Luigi. "Carpi per la libertà 1943-1945". Carpi: Comitato comunale per le celebrazioni del trentennale della Resistenza, 1976.
“Enciclopedia dell’Antifascismo e della Resistenza”, vol. II, Milano, 1971, p. 412, voce “Fossoli”.
Associazione Nazionale Combattenti e Reduci: Sezione di Modena; Ferrari, Tullio; Capitani, Daniela (a cura di). “Memorie per la storia e per la pace”. Carpi: Associazione nazionale combattenti e reduci: Sezione di Modena, 1983, vol. II, p. 119.
Documento PDF a cura del Centro Studi Fossoli riguardante la figura di Lino Ciceri.
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Pagina web dedicata alle pietre d'inciampo posizionate in memoria di Lino Ciceri e di suo padre Pietro, presso la loro abitazione ad Acquate di Lecco.
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Documento PDF a cura dell'Atlante delle stragi nazifasciste riguardante l'episodio dell’eccidio di Cibeno.
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Pagina web del portale "Pietre della memoria" relativa alla lapide dedicata ai martiri dell'eccidio di Cibeno, nel luogo in cui furono fucilati.
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Pagina web dell'Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti dedicata ai fucilati al poligono di tiro di Cibeno.
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