Lino Pederzoli

Mirandola
08/01/1923
Fossa di Concordia sulla Secchia
18/03/1945
Professione: Studente 
Ruolo: Partigiano
Status: Caduto
Nome di Battaglia: "Dik"
Grado: [Nessuno]
Brigata: [65a Garibaldi "Walter Tabacchi"]
Decorazioni: Medaglia D'Argento Al Valor Militare

La storia

Residente a Concordia, nato in una famiglia di piccoli proprietari terrieri, era studente di medicina all'Università di Modena. Abbandonò l'università per non essere costretto a rispondere ai bandi di arruolamento della RSI. Si unì allora al movimento resistenziale, con il nome di battaglia "Dik" o "Dick". Secondo alcune fonti sarebbe stato comunista; secondo altre sarebbe stato su posizioni affini a quelle delle formazioni "Giustizia e Libertà". Catturato durante un rastrellamento, fu rinchiuso nel carcere delle "Murate", a Firenze. Riuscì a evadere e ritornò nella zona di Concordia, dove si riunì ai suoi compagni di lotta. Il 18 marzo 1945, però, un rastrellamento fascista colpì la Ca' Bianca, centro di comando del partigianato locale, presso Fossa di Concordia, dove era in corso una riunione. I partigiani, accerchiati, tentarono di fuggire, ma molti furono catturati. Pederzoli, mentre combatteva tentando di coprire la ritirata dei compagni, rimase circondato dai nemici. Sparò tutti i colpi a sua disposizione, infine si tolse la vita per non cadere nelle mani del nemico. Lino Pederzoli fu insignito di Medaglia d'Argento al Valor Militare alla Memoria, con la seguente motivazione: "Studente, dava il primo impulso alla stampa clandestina incitando e persuadendo alla lotta i compagni dubbiosi. Combattente, organizzava le squadre d'assalto e alla testa di esse partecipava alle azioni più pericolose. Durante un combattimento condotto brillantemente riusciva a trasportare in salvo, attraverso una zona battutissima dal fuoco nemico, un compagno di lotta rimasto ferito in combattimento. Sorpreso da un rastrellamento nemico, per non esporre a rappresaglia la famiglia che lo rifugiava, tentava di sfuggire alla cattura prendendo la via dei campi, ma circondato da un pattuglione, con coraggio leonico non esitava ad impegnare l'impari lotta. Conservava per se l'ultimo colpo, e, piuttosto che rendersi prigioniero si uccideva gridando: “Viva l'esercito della libertà”. Nobile esempio di eroico e cosciente sacrificio. Fossa di Concordia, 18 marzo 1945."
Residente a Concordia, nato in una famiglia di piccoli proprietari terrieri, era studente di medicina all'Università di Modena. Abbandonò l'università per non essere costretto a rispondere ai bandi di arruolamento della RSI. Si unì allora al movimento resistenziale, con il nome di battaglia "Dik" o "Dick". Secondo alcune fonti sarebbe stato comunista; secondo altre sarebbe stato su posizioni affini a quelle delle formazioni "Giustizia e Libertà". Catturato durante un rastrellamento, fu rinchiuso nel carcere delle "Murate", a Firenze. Riuscì a evadere e ritornò nella zona di Concordia, dove si riunì ai suoi compagni di lotta. Il 18 marzo 1945, però, un rastrellamento fascista colpì la Ca' Bianca, centro di comando del partigianato locale, presso Fossa di Concordia, dove era in corso una riunione. I partigiani, accerchiati, tentarono di fuggire, ma molti furono catturati. Pederzoli, mentre combatteva tentando di coprire la ritirata dei compagni, rimase circondato dai nemici. Sparò tutti i colpi a sua disposizione, infine si tolse la vita per non cadere nelle mani del nemico. Lino Pederzoli fu insignito di Medaglia d'Argento al Valor Militare alla Memoria, con la seguente motivazione: "Studente, dava il primo impulso alla stampa clandestina incitando e persuadendo alla lotta i compagni dubbiosi. Combattente, organizzava le squadre d'assalto e alla testa di esse partecipava alle azioni più pericolose. Durante un combattimento condotto brillantemente riusciva a trasportare in salvo, attraverso una zona battutissima dal fuoco nemico, un compagno di lotta rimasto ferito in combattimento. Sorpreso da un rastrellamento nemico, per non esporre a rappresaglia la famiglia che lo rifugiava, tentava di sfuggire alla cattura prendendo la via dei campi, ma circondato da un pattuglione, con coraggio leonico non esitava ad impegnare l'impari lotta. Conservava per se l'ultimo colpo, e, piuttosto che rendersi prigioniero si uccideva gridando: “Viva l'esercito della libertà”. Nobile esempio di eroico e cosciente sacrificio. Fossa di Concordia, 18 marzo 1945."
Vaccari, Ilva. "Dalla parte della libertà: I Caduti modenesi nel periodo della Resistenza entro e fuori i confini della provincia. Forestieri e stranieri caduti in territorio modenese". Modena: Coop Estense, 1999, pp. 381-382.
Canova, Franco; Gelmini, Oreste; Mattioli, Amilcare. “Lotta di liberazione nella bassa modenese”. Modena: ANPI di Modena, 1975, pp. 118, 140, 141, 188n, 277, 307, 307n, 363, 366.
Silingardi, Claudio. “Una provincia partigiana: Guerra e Resistenza a Modena 1940-1945”. Milano: FrancoAngeli, 1998, p. 616.
"Caduti per la libertà, Pederzoli Lino, "Dick"" in "La voce del Partigiano", a. II n. 13, del 30/03/1946.
“Modena Medaglia d’Oro: 8 dicembre 1947”. Modena: Arti grafiche modenesi, 1947.
“Modena medaglia d'oro alle consorelle italiane decorate del primo e secondo Risorgimento: Modena, 13 dicembre 1953”. Modena: Arti grafiche modenesi, 1953.
Ascari, Terenzio; Ghinosi, Franco (a cura di). “Il cammino della gloria: dal primo al secondo Risorgimento: un secolo di eroismo e di patriottismo modenesi”. Modena: Archivio nazionale cinematografico della Resistenza, 1959, p. 110.
Peyronel, Giorgio. “L’Università di Modena nella Resistenza”, in "Rassegna annuale dell’Istituto Storico della Resistenza della Provincia di Modena", n. 4/1963, pp. 20, 21.
Gandini, A. "Lino Pederzoli", in "Rassegna pred." n. 5/1964, pp. 26 ss.
Gallini, Nelly. “Annotazioni storiche sul movimento di Resistenza di Concordia sulla Secchia”. Estr. da: “Rassegna annuale dell’Istituto storico della Resistenza in Modena e provincia”, n. 6, aprile 1965, p. 48.
Vaccari, Ilva. “La ricerca sui caduti nel periodo della Resistenza modenese”. Estr. da: “Rassegna di storia dell'Istituto storico della Resistenza in Modena e Provincia”, N.S., a. 2. (1982), pp. 235 ss.
Bozzini, Nello; Cocchi, Giuseppe e Verri, Franco (a cura di). “Il Partito d'Azione clandestino nel mirandolese: il contributo delle forze laico-socialiste alla lotta di liberazione”. 1985. Pp. 49n, 51n.
Barbieri, Alberto. “Modenesi da ricordare”. Modena: Mucchi Editore, 1966, p. 112.
Comune di Mirandola. “Ventennale della Resistenza: memorie della Resistenza mirandolese”. Mirandola: Tipografia Bozzoli, 1965.
Pagina web del sito dell'ANPI di Mirandola dedicata a Lino Pederzoli e al cippo che lo commemora.
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Elenco nominativo dei partigiani della provincia di Modena, curato dal Dipartimento di Discipline storiche, antropologiche e geografiche dell'Università di Bologna.
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Vaccari, Ilva. "Dalla parte della libertà: I Caduti modenesi nel periodo della Resistenza entro e fuori i confini della provincia. Forestieri e stranieri caduti in territorio modenese". Modena: Coop Estense, 1999, pp. 381-382.
Canova, Franco; Gelmini, Oreste; Mattioli, Amilcare. “Lotta di liberazione nella bassa modenese”. Modena: ANPI di Modena, 1975, pp. 118, 140, 141, 188n, 277, 307, 307n, 363, 366.
Silingardi, Claudio. “Una provincia partigiana: Guerra e Resistenza a Modena 1940-1945”. Milano: FrancoAngeli, 1998, p. 616.
"Caduti per la libertà, Pederzoli Lino, "Dick"" in "La voce del Partigiano", a. II n. 13, del 30/03/1946.
“Modena Medaglia d’Oro: 8 dicembre 1947”. Modena: Arti grafiche modenesi, 1947.
“Modena medaglia d'oro alle consorelle italiane decorate del primo e secondo Risorgimento: Modena, 13 dicembre 1953”. Modena: Arti grafiche modenesi, 1953.
Ascari, Terenzio; Ghinosi, Franco (a cura di). “Il cammino della gloria: dal primo al secondo Risorgimento: un secolo di eroismo e di patriottismo modenesi”. Modena: Archivio nazionale cinematografico della Resistenza, 1959, p. 110.
Peyronel, Giorgio. “L’Università di Modena nella Resistenza”, in "Rassegna annuale dell’Istituto Storico della Resistenza della Provincia di Modena", n. 4/1963, pp. 20, 21.
Gandini, A. "Lino Pederzoli", in "Rassegna pred." n. 5/1964, pp. 26 ss.
Vaccari, Ilva. “La ricerca sui caduti nel periodo della Resistenza modenese”. Estr. da: “Rassegna di storia dell'Istituto storico della Resistenza in Modena e Provincia”, N.S., a. 2. (1982), pp. 235 ss.
Bozzini, Nello; Cocchi, Giuseppe e Verri, Franco (a cura di). “Il Partito d'Azione clandestino nel mirandolese: il contributo delle forze laico-socialiste alla lotta di liberazione”. 1985. Pp. 49n, 51n.
Barbieri, Alberto. “Modenesi da ricordare”. Modena: Mucchi Editore, 1966, p. 112.
Comune di Mirandola. “Ventennale della Resistenza: memorie della Resistenza mirandolese”. Mirandola: Tipografia Bozzoli, 1965.
Pagina web del sito dell'ANPI di Mirandola dedicata a Lino Pederzoli e al cippo che lo commemora.
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