Residente a Spilamberto. Arruolato nella Regia Marina, dopo l’8 settembre torna a casa e cerca di aiutare la madre vedova a mantenere la famiglia. Il 3 marzo 1944 entra nella Brigata “Walter Tabacchi” per sfuggire ai bandi della RSI. Arrestato per delazione all’inizio di agosto del 1944, finisce nel carcere del comando tedesco di Villa Santi, sul colle di Campiglio (Vignola). All’alba del 13 agosto 1944, Luciano Orlandi è prelevato dalla detenzione insieme a “Geo” Giorgio Ballestri, Aldo Casalgrandi, Antonio Maccaferri e Primo Terzi: i tedeschi e i fascisti portano i cinque ostaggi a Ospitaletto e li impiccano in cinque punti nevralgici del borgo per vendicare la morte in combattimento di altrettanti soldati germanici, avvenuta il giorno precedente. È decorato con una Medaglia d’Argento al Valor Militare alla Memoria. Nel 2021 la nipote, figlia del fratello Renzo, ha donato questa stessa Medaglia alla sezione Anpi di Marano, che la custodisce tutt'ora.