Luigi Alberto Broglio

Sant'Ilario Ligure di Genova
19/08/1923
Cibeno di Carpi
12/07/1944
Professione: Studente 
Ruolo: Partigiano
Status: Caduto
Nome di Battaglia: "Nataniele"
Grado: [Nessuno]
Brigata: [Comando Unico di Piacenza]
Decorazioni: Medaglia D'Argento Al Valor Militare

La storia

Cresciuto in una famiglia di ideali risorgimentali, frequentò le organizzazioni giovanili cattoliche e si distinse nella FUCI. Dopo l'8 settembre 1943 si portò in Appennino e coadiuvò validamente Emilio Canzi nella costituzione e l'ordinamento dei primi reparti partigiani. Poi, insieme ad un capitano inglese, ex prigioniero, raggiunse Termoli, fermandosi a combattere sul fronte della 5° Armata alleata. Accettò, grazie anche alle sue ottime conoscenze della lingua inglese, di entrare nel Servizio Informazioni Militari del Comando dell'armata alleata e, come ufficiale di collegamento, fu inviato oltre le linee in varie missioni. Nel maggio 1944 sbarcò da un sottomarino inglese nei pressi di La Spezia, con l'incarico di agire da tramite tra i partigiani della Liguria orientale e l'8° armata inglese: fu tradito e consegnato al comando SS di Genova, dove venne interrogato brutalmente. Fu incarcerato a Marassi e quindi trasferito a Fossoli, dove ricevette il numero di matricola del campo, 1.474; il che fa datare il suo arrivo a fine maggio/primi giugno. Venne fucilato al poligono di tiro di Cibeno di Carpi il 12 luglio 1944 insieme agli altri detenuti prelevati dal campo di Fossoli, in rappresaglia per un attentato avvenuto a Genova. Riposa nel Famedio dei Caduti del cimitero di Piacenza, Gli sono stati conferiti il certificato di benemerenza alla memoria firmato dal generale Alexander e la Medaglia d'Argento al Valor Militare alla memoria, con la seguente motivazione: "Fedele alle tradizioni familiari di libertà e di indipendenza era tra i primissimi a scegliere la via del sacrificio e del rischio per unirsi con attiva ed appassionata azione ad una formazione partigiana operante nel piacentino di cui diveniva presto l'animatore ed organizzatore. In una rischiosa e difficile missione unitamente ad un ufficiale inglese riusciva ad attraversare le linee allo scopo di ottenere dagli alleati utili collegamenti ed efficaci aiuti. Sbarcato in Liguria da un sottomarino alleato, per infame delazione, veniva scoperto e catturato dai tedeschi. Processato e sottoposto a stressanti interrogatori resistette con fierezza alle crudeli torture, senza nulla rivelare sui compagni di lotta e sulla sua organizzazione. Riuscito a scampare alla fucilazione immediata, veniva inviato nel campo di concentramento di Fossoli (Carpi) dove, successivamente, in attuazione di una sommaria rappresaglia, unitamente ad altri internati veniva barbaramente trucidato. Giovane generoso ed entusiasta, esempio di ardimentoso e valido combattente per i più puri ideali offriva alla Patria la sua promettente esistenza".
Cresciuto in una famiglia di ideali risorgimentali, frequentò le organizzazioni giovanili cattoliche e si distinse nella FUCI. Dopo l'8 settembre 1943 si portò in Appennino e coadiuvò validamente Emilio Canzi nella costituzione e l'ordinamento dei primi reparti partigiani. Poi, insieme ad un capitano inglese, ex prigioniero, raggiunse Termoli, fermandosi a combattere sul fronte della 5° Armata alleata. Accettò, grazie anche alle sue ottime conoscenze della lingua inglese, di entrare nel Servizio Informazioni Militari del Comando dell'armata alleata e, come ufficiale di collegamento, fu inviato oltre le linee in varie missioni. Nel maggio 1944 sbarcò da un sottomarino inglese nei pressi di La Spezia, con l'incarico di agire da tramite tra i partigiani della Liguria orientale e l'8° armata inglese: fu tradito e consegnato al comando SS di Genova, dove venne interrogato brutalmente. Fu incarcerato a Marassi e quindi trasferito a Fossoli, dove ricevette il numero di matricola del campo, 1.474; il che fa datare il suo arrivo a fine maggio/primi giugno. Venne fucilato al poligono di tiro di Cibeno di Carpi il 12 luglio 1944 insieme agli altri detenuti prelevati dal campo di Fossoli, in rappresaglia per un attentato avvenuto a Genova. Riposa nel Famedio dei Caduti del cimitero di Piacenza, Gli sono stati conferiti il certificato di benemerenza alla memoria firmato dal generale Alexander e la Medaglia d'Argento al Valor Militare alla memoria, con la seguente motivazione: "Fedele alle tradizioni familiari di libertà e di indipendenza era tra i primissimi a scegliere la via del sacrificio e del rischio per unirsi con attiva ed appassionata azione ad una formazione partigiana operante nel piacentino di cui diveniva presto l'animatore ed organizzatore. In una rischiosa e difficile missione unitamente ad un ufficiale inglese riusciva ad attraversare le linee allo scopo di ottenere dagli alleati utili collegamenti ed efficaci aiuti. Sbarcato in Liguria da un sottomarino alleato, per infame delazione, veniva scoperto e catturato dai tedeschi. Processato e sottoposto a stressanti interrogatori resistette con fierezza alle crudeli torture, senza nulla rivelare sui compagni di lotta e sulla sua organizzazione. Riuscito a scampare alla fucilazione immediata, veniva inviato nel campo di concentramento di Fossoli (Carpi) dove, successivamente, in attuazione di una sommaria rappresaglia, unitamente ad altri internati veniva barbaramente trucidato. Giovane generoso ed entusiasta, esempio di ardimentoso e valido combattente per i più puri ideali offriva alla Patria la sua promettente esistenza".
Vaccari, Ilva. "Dalla parte della libertà: I Caduti modenesi nel periodo della Resistenza entro e fuori i confini della provincia. Forestieri e stranieri caduti in territorio modenese". Modena: Coop Estense, 1999, pp. 116-117.
Carella Baio, Maria. "Le vere origini della Resistenza Piacentina". Piacenza: Editrice TEP Gallarati, 1976, pp. 18-21, 45, 48.
Casoli, Cinzio. “I crimini nazifascisti a Carpi”. Carpi, 1945.
Baccino, Renzo. “Fossoli”. Modena: Cooperativa tipografi, 1961.
Vaccari, Ilva. “La strage di Fossoli”, in “Rassegna Annuale Istituto Storico della Resistenza di Modena” n. 1/1960.
Pellicciari, S. “Cronistoria del Gruppo Brg. “Aristide”, inedito, archivio ISRM, R.I. 20, p. 13.
Pacor, Mario; Casali, Luciano. "Lotte sociali e guerriglia in pianura: la Resistenza a Carpi, Soliera, Novi, Campogalliano". Roma: Editori Riuniti, 1972, pp. 172, 367.
“Enciclopedia dell’Antifascismo e della Resistenza”, vol. II, Milano, 1971, p. 412, voce “Fossoli”.
Vaccari, Ilva. “La ricerca sui caduti nel periodo della Resistenza modenese”. Estr. da: Rassegna di storia dell'Istituto storico della Resistenza in Modena e Provincia, N.S., a. 2. (1982).
Associazione nazionale combattenti e reduci: Sezione di Modena; Ferrari, Tullio; Capitani, Daniela (a cura di). “Memorie per la storia e per la pace”. Carpi: Associazione nazionale combattenti e reduci: Sezione di Modena, 1983, vol. II, p. 119.
Comune di Carpi; Arbizzani, Luigi. "Carpi per la libertà 1943-1945". Carpi: Comitato comunale per le celebrazioni del trentennale della Resistenza, 1976, pp. 27-34.
“Rassegna annuale” dell’ISRM, n. 3/1962, p. 5.
Pagina web dell'ANPI nazionale dedicata alla figura di Luigi Alberto Broglio.
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Documento PDF a cura del Centro Studi Fossoli riguardante la figura di Luigi Alberto Broglio.
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Pagina web del portale Biografie Resistenti dell’Isacem-Istituto per la storia dell’Azione cattolica e del movimento cattolico in Italia Paolo VI, dedicata alla memoria della figura di Luigi Alberto Broglio.
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Documento PDF a cura dell'Atlante delle stragi nazifasciste riguardante l'episodio dell’eccidio di Cibeno.
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Pagina web del portale "Pietre della memoria" relativa alla lapide dedicata ai martiri dell'eccidio di Cibeno, nel luogo in cui furono fucilati.
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Vaccari, Ilva. "Dalla parte della libertà: I Caduti modenesi nel periodo della Resistenza entro e fuori i confini della provincia. Forestieri e stranieri caduti in territorio modenese". Modena: Coop Estense, 1999, pp. 116-117.
Carella Baio, Maria. "Le vere origini della Resistenza Piacentina". Piacenza: Editrice TEP Gallarati, 1976, pp. 18-21, 45, 48.
Casoli, Cinzio. “I crimini nazifascisti a Carpi”. Carpi, 1945.
Baccino, Renzo. “Fossoli”. Modena: Cooperativa tipografi, 1961.
Vaccari, Ilva. “La strage di Fossoli”, in “Rassegna Annuale Istituto Storico della Resistenza di Modena” n. 1/1960.
Pellicciari, S. “Cronistoria del Gruppo Brg. “Aristide”, inedito, archivio ISRM, R.I. 20, p. 13.
Pacor, Mario; Casali, Luciano. "Lotte sociali e guerriglia in pianura: la Resistenza a Carpi, Soliera, Novi, Campogalliano". Roma: Editori Riuniti, 1972, pp. 172, 367.
“Enciclopedia dell’Antifascismo e della Resistenza”, vol. II, Milano, 1971, p. 412, voce “Fossoli”.
Vaccari, Ilva. “La ricerca sui caduti nel periodo della Resistenza modenese”. Estr. da: Rassegna di storia dell'Istituto storico della Resistenza in Modena e Provincia, N.S., a. 2. (1982).
Comune di Carpi; Arbizzani, Luigi. "Carpi per la libertà 1943-1945". Carpi: Comitato comunale per le celebrazioni del trentennale della Resistenza, 1976, pp. 27-34.
“Rassegna annuale” dell’ISRM, n. 3/1962, p. 5.
Pagina web dell'ANPI nazionale dedicata alla figura di Luigi Alberto Broglio.
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Documento PDF a cura del Centro Studi Fossoli riguardante la figura di Luigi Alberto Broglio.
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Pagina web del portale Biografie Resistenti dell’Isacem-Istituto per la storia dell’Azione cattolica e del movimento cattolico in Italia Paolo VI, dedicata alla memoria della figura di Luigi Alberto Broglio.
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Documento PDF a cura dell'Atlante delle stragi nazifasciste riguardante l'episodio dell’eccidio di Cibeno.
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Pagina web del portale "Pietre della memoria" relativa alla lapide dedicata ai martiri dell'eccidio di Cibeno, nel luogo in cui furono fucilati.
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