Luigi Gavioli

Mirandola
17/02/1902
Roma
24/03/1944
Ruolo: Partigiano
Status: Caduto
Grado: [Capo Squadra]
Brigata: [GAP Comunisti romani della V^ Zona.]

La storia

Residente a Roma, dove lavorava nella propria latteria, Luigi Gavioli sarà tra le 335 vittime delle Fosse Ardeatine. Di famiglia povera e di forti sentmenti antifascisti, parteciperà negli anni del biennio rosso alle lotte operaie e bracciantili, stanziandosi prima nel MAntovano, e successivqmente presso Reggiolo, dove, in quest'ultimo paese, nel 1921, subirà un'aggressione da parte di squadristi fascisti. Con l'avvento del fascismo sarà costretto a mantenere un basso profilo, trasferendosi prima a Verona, e successivamente, nel 1933, a Roma, dove si stabilirà definitivamente. Anche se distante dalla terra natia, manterrà sempre vivo un contatto con l'organizzazione comunista locale, in particolare nella persona di Nando Gavioli, suo fratello e noto comunista Mirandolese. All'8 di settembre, Luigi Gavioli, aderirà al PCd'I cominciando il suo impegno resistenziale nella Roma occupata, prima ospitando ebrei e prigionieri alleati in fuga presso la propria casa, e successivamente, entrando nell'Organizzazione dei GAP comunisti romani della V Zona, e comandando personalmente una formazione attiva nel quartiere "Italia". Catturato in seguito a delazione, assieme alla moglie e al figlio il 2 marzo 1944, sarà interrogato e violentemente torturato dalle SS tedesche e Italiane presso il Carcere di Via TAsso. Trasferito il 15 marzo presso il carcere Regina Coeli, sarà rinchiuso nella cella 380, assieme a Ilario Zambelli. La mattina del 24 dello stesso mese sarà portato di fronte al tribunale militare tedesco, inserito nella lista di Kappeler e, successivamente, fucilato alle fosse Ardeatine, assieme ad altre 334 vittime di uno degli eccidi più efferati della storia. In sua memoria verrà intitolata una sede del Partito Comunista Italiano a Roma.
Residente a Roma, dove lavorava nella propria latteria, Luigi Gavioli sarà tra le 335 vittime delle Fosse Ardeatine. Di famiglia povera e di forti sentmenti antifascisti, parteciperà negli anni del biennio rosso alle lotte operaie e bracciantili, stanziandosi prima nel MAntovano, e successivqmente presso Reggiolo, dove, in quest'ultimo paese, nel 1921, subirà un'aggressione da parte di squadristi fascisti. Con l'avvento del fascismo sarà costretto a mantenere un basso profilo, trasferendosi prima a Verona, e successivamente, nel 1933, a Roma, dove si stabilirà definitivamente. Anche se distante dalla terra natia, manterrà sempre vivo un contatto con l'organizzazione comunista locale, in particolare nella persona di Nando Gavioli, suo fratello e noto comunista Mirandolese. All'8 di settembre, Luigi Gavioli, aderirà al PCd'I cominciando il suo impegno resistenziale nella Roma occupata, prima ospitando ebrei e prigionieri alleati in fuga presso la propria casa, e successivamente, entrando nell'Organizzazione dei GAP comunisti romani della V Zona, e comandando personalmente una formazione attiva nel quartiere "Italia". Catturato in seguito a delazione, assieme alla moglie e al figlio il 2 marzo 1944, sarà interrogato e violentemente torturato dalle SS tedesche e Italiane presso il Carcere di Via TAsso. Trasferito il 15 marzo presso il carcere Regina Coeli, sarà rinchiuso nella cella 380, assieme a Ilario Zambelli. La mattina del 24 dello stesso mese sarà portato di fronte al tribunale militare tedesco, inserito nella lista di Kappeler e, successivamente, fucilato alle fosse Ardeatine, assieme ad altre 334 vittime di uno degli eccidi più efferati della storia. In sua memoria verrà intitolata una sede del Partito Comunista Italiano a Roma.
Avagliano, Mario; Palmieri, Marco. "Le vite spezzate delle Fosse Ardeatine. Le storie delle 335 vittime dell'eccidio simbolo della Resistenza". Torino: Einaudi, 2024. pp. 253, 254, 566.
Vaccari, Ilva. "Dalla parte della libertà: I Caduti modenesi nel periodo della Resistenza entro e fuori i confini della provincia. Forestieri e stranieri caduti in territorio modenese". Modena: Coop Estense, 1999. pp.231, 232.
Comune di Mirandola. “Ventennale della Resistenza: memorie della Resistenza mirandolese”. Mirandola: Tipografia Bozzoli, 1965.
Gavioli, Nando. "Senza Guinzaglio. Memorie di un antifascista 1920-1977" Modena: Foto - Lito Dini,1978.
Gavioli, N. “Luigi Gavioli”, in “Rassegna annuale dell’Istituto Storico della Resistenza della Provincia di Modena”, a. VII, n. 7, 1966.
Robert Katz, Morte a Roma. Il massacro delle Fosse Ardeatine, Milano: Il Saggiatore, 2004.
C. Silingardi, Note, riflessioni e documenti per una storia dell’anarchismo a Modena, «Rassegna di storia», n. 1, 1982;
Portelli, Alessandro. L’ordine è già stato eseguito. Roma, le Fosse Ardeatine, la memoria, Roma: Donzelli Editore, 1999.
Ascarelli, Attilio. Le Fosse Ardeatine, Bologna: A.N.F.I.M, 1965.
Pirondini, Andrea. Anarchici a Modena. Dizionario biografico. Milano: Zero in condotta, 2012.
Stendardo, Guido. Via Tasso. Museo storico della liberazione di Roma, Roma: Castaldi, 1971.
Montella, Fabio; Silingardi, Claudio. Dizionario Storico dell'antifascismo Modenese, Vol II: Biografie. Milano: Unicopli, 2012.
Barbieri, Giorgio; Pedroni, Piero. "Per non dimenticare. Lapidi, cippi, monumenti partigiani nella Bassa Pianura Modenese. Modena: Stampa Grafiche SIgem, 1997. p. 18.
Pagina web a cura dell’ANPI di Mirandola.
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Pagina web a cura dell'ANPI di Mirandola dedicata a Luigi Gavioli, martire delle Fosse Ardeatine.
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Pagina web del Mausoleo delle Fosse Ardeatine. Fascicolo Personale di Luigi Gavioli.
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Pagina Web dell'Istituto di Storia Sociale, della Resistenza e di Storia Contemporanea della Provincia di Pisa, con una sezione dedicata a Luigi Gavioli
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Pagina web "Allacciatilestorie" con una sezione dedicata ai caduti modenesi delle Fosse Ardeatine.
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Avagliano, Mario; Palmieri, Marco. "Le vite spezzate delle Fosse Ardeatine. Le storie delle 335 vittime dell'eccidio simbolo della Resistenza". Torino: Einaudi, 2024. pp. 253, 254, 566.
Vaccari, Ilva. "Dalla parte della libertà: I Caduti modenesi nel periodo della Resistenza entro e fuori i confini della provincia. Forestieri e stranieri caduti in territorio modenese". Modena: Coop Estense, 1999. pp.231, 232.
Comune di Mirandola. “Ventennale della Resistenza: memorie della Resistenza mirandolese”. Mirandola: Tipografia Bozzoli, 1965.
Gavioli, Nando. "Senza Guinzaglio. Memorie di un antifascista 1920-1977" Modena: Foto - Lito Dini,1978.
Gavioli, N. “Luigi Gavioli”, in “Rassegna annuale dell’Istituto Storico della Resistenza della Provincia di Modena”, a. VII, n. 7, 1966.
Robert Katz, Morte a Roma. Il massacro delle Fosse Ardeatine, Milano: Il Saggiatore, 2004.
C. Silingardi, Note, riflessioni e documenti per una storia dell’anarchismo a Modena, «Rassegna di storia», n. 1, 1982;
Portelli, Alessandro. L’ordine è già stato eseguito. Roma, le Fosse Ardeatine, la memoria, Roma: Donzelli Editore, 1999.
Ascarelli, Attilio. Le Fosse Ardeatine, Bologna: A.N.F.I.M, 1965.
Stendardo, Guido. Via Tasso. Museo storico della liberazione di Roma, Roma: Castaldi, 1971.
Montella, Fabio; Silingardi, Claudio. Dizionario Storico dell'antifascismo Modenese, Vol II: Biografie. Milano: Unicopli, 2012.
Barbieri, Giorgio; Pedroni, Piero. "Per non dimenticare. Lapidi, cippi, monumenti partigiani nella Bassa Pianura Modenese. Modena: Stampa Grafiche SIgem, 1997. p. 18.
Pagina web a cura dell’ANPI di Mirandola.
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Pagina web a cura dell'ANPI di Mirandola dedicata a Luigi Gavioli, martire delle Fosse Ardeatine.
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Pagina web del Mausoleo delle Fosse Ardeatine. Fascicolo Personale di Luigi Gavioli.
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Pagina Web dell'Istituto di Storia Sociale, della Resistenza e di Storia Contemporanea della Provincia di Pisa, con una sezione dedicata a Luigi Gavioli
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Pagina web "Allacciatilestorie" con una sezione dedicata ai caduti modenesi delle Fosse Ardeatine.
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