Residente a Modena, nel quartiere San Cataldo, dopo la scuola di avviamento “F. Corni” diventa vice caporeparto alla OCI-Fiat. Il 16 luglio 1944 viene ucciso sulla strada per Albareto. Come indica la motivazione della Medaglia di Bronzo, conferita al V.M. alla memoria, Capitani, che lascia un figlio appena nato e la moglie, è un giovanissimo antifascista che sotto la guida di Nello Rovatti attivo alle OCI-Fiat, raduna un gruppo di giovani con i quali attua varie azioni di propaganda e sabotaggi. Partigiano GAP, capopattuglia e Comandante Militare Provinciale del Fronte della gioventù. Non ancora diciannovenne muore in uno scontro a fuoco con i militi fascisti, per proteggere il ripiegamento dei suoi compagni. Colpito a morte viene lasciato agonizzante e dileggiato dai fascisti. Ad Albareto sarà un esempio per i partigiani e gli antifascisti. Verrà ricordato con due cippi e nella intitolazione della via in cui abitava.