Nato a Novi di Modena il 22 ottobre 1897 e residente a Sant'Antonio in Mecadello, fu sin dalla giovinezza animato dalla lotta contro le ingiustizie, che lo portò ad aderire al Partito comunista. Punto di riferimento per le lotte dei contadini del luogo, aveva grande seguito che lo rese inviso ai proprietari terrieri della zona. Di ritorno da una riunione il 26 aprile 1922, fu colpito a tradimento da alcuni fascisti, che dopo tremenda violenza abbandonarono il suo corpo in una concimaia. Nonostante sia la famiglia che la popolazione riconoscessero in tale atto la mano fascista e chiedessero che si facesse luce sui fatti, il caso venne archiviato dalle autorità.