Nato a Spilamberto il 29 gennaio del 1921 e residente a San Cesario sul Panaro. Partigiano della brigata "Tabacchi" della divisione Modena pianura col nome di battaglia di "Saetta". Arrestato perché si era esposto con le proprie azioni resistenziali, venne condotto nelle carceri bolognesi fino a che il 2 marzo 1945 venne fucilato con altri ostaggi nella località San Ruffillo a Bologna. Le fucilazioni di San Ruffillo sono legate ad una logica eliminazionista e si collocano nel momento in cui i tedeschi si prepararono a lasciare la città ed eliminarono il maggior numero possibile di prigionieri nelle loro mani.
Nato a Spilamberto il 29 gennaio del 1921 e residente a San Cesario sul Panaro. Partigiano della brigata "Tabacchi" della divisione Modena pianura col nome di battaglia di "Saetta". Arrestato perché si era esposto con le proprie azioni resistenziali, venne condotto nelle carceri bolognesi fino a che il 2 marzo 1945 venne fucilato con altri ostaggi nella località San Ruffillo a Bologna. Le fucilazioni di San Ruffillo sono legate ad una logica eliminazionista e si collocano nel momento in cui i tedeschi si prepararono a lasciare la città ed eliminarono il maggior numero possibile di prigionieri nelle loro mani.
M. Gavioli, G. Barbieri, "Per non dimenticare", Edizioni Il Fiorino, 2000
I. Vaccari; "Dalla Parte della libertà"; Coop Estense; 1999