Residente a Nonantola in via Pioppi, dopo cinque anni di servizio militare, aderisce alla Resistenza, con il fratello Valentino, partecipando ad attività e azioni di guerriglia, fra cui l’assalto dei presidi fascisti di Bastiglia e Crevalcore (agosto e ottobre 1944). Salva insieme all’intera famiglia feriti e nasconde militari alleati. Viene arrestato e fucilato il 9 marzo 1945 dalle brigate nere al comando di Ascanio Boni, con il fratello e altri 8 partigiani, sul ponte di Navicello, sul Panaro, per rappresaglia per la scomparsa di soldati tedeschi. La loro casa viene bruciata.
Residente a Nonantola in via Pioppi, dopo cinque anni di servizio militare, aderisce alla Resistenza, con il fratello Valentino, partecipando ad attività e azioni di guerriglia, fra cui l’assalto dei presidi fascisti di Bastiglia e Crevalcore (agosto e ottobre 1944). Salva insieme all’intera famiglia feriti e nasconde militari alleati. Viene arrestato e fucilato il 9 marzo 1945 dalle brigate nere al comando di Ascanio Boni, con il fratello e altri 8 partigiani, sul ponte di Navicello, sul Panaro, per rappresaglia per la scomparsa di soldati tedeschi. La loro casa viene bruciata.
G. Barbieri, P. Pedroni; "Per non Dimenticare", Il Fiorino, 1995
I. Vaccari; "Dalla Parte della libertà"; Coop Estense; 1999
O. Nuzzi; "Le pietre raccontano", Parma, Edizioni Edicta, 2007