Nato a Castelfranco il 24 agosto 1914 e abitante nella frazione di Manzolino come ferroviere. Partigiano della sessantacinquesima brigata “Tabacchi” della divisione Modena Pianura col nome di battaglia di “Ivaldo”. Arrestato col fratello Aimone per attività partigiana con altri 32 castelfranchesi quasi tutti di Manzolino, condotto a Bologna e qui fucilato il 10 febbraio 1945 coi propri compaesani alle fosse di san Ruffillo. Le fucilazioni di San Ruffillo sono legate ad una logica eliminazionista e si collocano nel momento in cui i tedeschi si prepararono a lasciare la città ed eliminarono il maggior numero possibile di prigionieri nelle loro mani.
Nato a Castelfranco il 24 agosto 1914 e abitante nella frazione di Manzolino come ferroviere. Partigiano della sessantacinquesima brigata “Tabacchi” della divisione Modena Pianura col nome di battaglia di “Ivaldo”. Arrestato col fratello Aimone per attività partigiana con altri 32 castelfranchesi quasi tutti di Manzolino, condotto a Bologna e qui fucilato il 10 febbraio 1945 coi propri compaesani alle fosse di san Ruffillo. Le fucilazioni di San Ruffillo sono legate ad una logica eliminazionista e si collocano nel momento in cui i tedeschi si prepararono a lasciare la città ed eliminarono il maggior numero possibile di prigionieri nelle loro mani.
M. Gavioli, G. Barbieri, "Per non dimenticare", Edizioni Il Fiorino, 2000
I. Vaccari; "Dalla Parte della libertà"; Coop Estense; 1999