Di famiglia antifascista, risiedeva a Gorzano. Entrò ufficialmente tra i partigiani il 15 dicembre 1944, col nome di battaglia “Feroce”. In seguito aderì alla Brigata “Mario Speranza”, raggiungendo il grado di sergente. A causa degli stenti della vita partigiana, si ammalò gravemente. Ricoverato all’Ospedale di Modena per tubercolosi, non si riprese mai e vi morì il 5 aprile 1946.
Di famiglia antifascista, risiedeva a Gorzano. Entrò ufficialmente tra i partigiani il 15 dicembre 1944, col nome di battaglia “Feroce”. In seguito aderì alla Brigata “Mario Speranza”, raggiungendo il grado di sergente. A causa degli stenti della vita partigiana, si ammalò gravemente. Ricoverato all’Ospedale di Modena per tubercolosi, non si riprese mai e vi morì il 5 aprile 1946.
Ilva Vaccari, Dalla parte della Libertà, p. 83
Racconti partigiani, storie della Resistenza a Maranello, p. 69
M. Gavioli, G. Barbieri, Lapidi, cippi, monumenti partigiani a Sassuolo, Montefiorino, Palagano, Fiorano, Formigine, Frassinoro, Maranello, Prignano, p. 133
Racconti partigiani, storie della Resistenza a Maranello, p. 69
M. Gavioli, G. Barbieri, Lapidi, cippi, monumenti partigiani a Sassuolo, Montefiorino, Palagano, Fiorano, Formigine, Frassinoro, Maranello, Prignano, p. 133