Residente a San Venanzio, era fratello maggiore di Mario Franchini. Riccardo Franchini era stato arruolato sin dal 1938 nel Corpo della Guardie alla frontiera a Cuneo, venendo poi trasferito nella zona della Francia occupata dagli italiani. Dopo l’8 settembre riuscì a sfuggire alla cattura da parte dei tedeschi e a tornare a casa. Riconosciuto partigiano dal 15 settembre 1944, assunse incarichi da sottoufficiale dal gennaio 1945 ed entrò poi a far parte della Brigata “Speranza”. Il 3 gennaio 1945 venne catturato dai tedeschi a San Venanzio durante un rastrellamento e deportato a Savona. Qui venne fucilato il 21 aprile 1945, pochi giorni prima della Liberazione. È sepolto nel cimitero militare di Altare di Savona.
Residente a San Venanzio, era fratello maggiore di Mario Franchini. Riccardo Franchini era stato arruolato sin dal 1938 nel Corpo della Guardie alla frontiera a Cuneo, venendo poi trasferito nella zona della Francia occupata dagli italiani. Dopo l’8 settembre riuscì a sfuggire alla cattura da parte dei tedeschi e a tornare a casa. Riconosciuto partigiano dal 15 settembre 1944, assunse incarichi da sottoufficiale dal gennaio 1945 ed entrò poi a far parte della Brigata “Speranza”. Il 3 gennaio 1945 venne catturato dai tedeschi a San Venanzio durante un rastrellamento e deportato a Savona. Qui venne fucilato il 21 aprile 1945, pochi giorni prima della Liberazione. È sepolto nel cimitero militare di Altare di Savona.
Ilva Vaccari, Dalla parte della Libertà, p. 216
Racconti partigiani, storie della Resistenza a Maranello, p. 72
M. Gavioli, G. Barbieri, Lapidi, cippi, monumenti partigiani a Sassuolo, Montefiorino, Palagano, Fiorano, Formigine, Frassinoro, Maranello, Prignano, p. 134
Silvano Soragni, Maranello, dal feudo Calcagnini alla Scuderia Ferrari, p. 162
Racconti partigiani, storie della Resistenza a Maranello, p. 72
M. Gavioli, G. Barbieri, Lapidi, cippi, monumenti partigiani a Sassuolo, Montefiorino, Palagano, Fiorano, Formigine, Frassinoro, Maranello, Prignano, p. 134
Silvano Soragni, Maranello, dal feudo Calcagnini alla Scuderia Ferrari, p. 162