Nato a Castelfranco l'otto dicembre 1918 e abitante nella frazione di Manzolino come muratore. Partigiano della brigata “Tabacchi” della divisione Modena Pianura col nome di battaglia di “Leone”. Ebbe un grado equiparato a sergente maggiore. Arrestato per attività partigiana con altri 32 castelfranchesi quasi tutti i Manzolino, fu condotto a Bologna e lì fucilato il 10 febbraio 1945 coi propri compaesani in un'atroce rappresaglia alle fosse di San Ruffillo. Non aveva ancora compiuto i 17 anni. Le fucilazioni di San Ruffillo sono legate ad una logica eliminazionista e si collocano nel momento in cui i tedeschi si prepararono a lasciare la città ed eliminarono il maggior numero possibile di prigionieri nelle loro mani
Nato a Castelfranco l'otto dicembre 1918 e abitante nella frazione di Manzolino come muratore. Partigiano della brigata “Tabacchi” della divisione Modena Pianura col nome di battaglia di “Leone”. Ebbe un grado equiparato a sergente maggiore. Arrestato per attività partigiana con altri 32 castelfranchesi quasi tutti i Manzolino, fu condotto a Bologna e lì fucilato il 10 febbraio 1945 coi propri compaesani in un'atroce rappresaglia alle fosse di San Ruffillo. Non aveva ancora compiuto i 17 anni. Le fucilazioni di San Ruffillo sono legate ad una logica eliminazionista e si collocano nel momento in cui i tedeschi si prepararono a lasciare la città ed eliminarono il maggior numero possibile di prigionieri nelle loro mani
M. Gavioli, G. Barbieri, "Per non dimenticare", Edizioni Il Fiorino, 2000
I. Vaccari; "Dalla Parte della libertà"; Coop Estense; 1999