Nato a Novi di Modena il 6 aprile 1924, civile, fu prelevato col padre Luigi dalla propria abitazione e ucciso sul sagrato della chiesa di Rovereto il 7 agosto 1944, con altre sette persone. Questo crimine privo di motivazioni, che colpiva oltre ai due Manfredini sei intellettuali della zona, viene ricordato come "strage degli intellettuali", colpevoli di condividere, anche se non attivamente professata, l'avversione al nazifascismo.