Nato a Saint Nazaire (Francia) il 21 settembre 1920. Pilota dell'Armata di Liberazione francese, il suo apparecchio fu colpito su Rovereto sulla Secchia l'8 agosto 1944, e messo in salvo dai partigiani; volle quindi unirsi alla resistenza per continuare a combattere il nazismo, seppur con altri mezzi e sistemi. Da allora chiamato "Michele", entrò a far parte dei GAP della pianura modenese, dove si dimostrò bravo combattente ed eccezionale meccanico. Dai commossi ricordi dei suoi compagni, si legge che, egli cattolico come ogni Bretone, si appartava, a volte, forse in preghiera, forse rievocando la sua bellissima
provincia, così diversa dalla monotona pianura padana. Giunse così il 1° dicembre 1944, quando nel corso del combattimento di Cortile, circondati dai brigatisti neri, i suoi compagni poterono mettersi in salvo grazie al suo eroico sacrificio. Per il suo indomito coraggio donato alla causa antifascista, fu insignito in Francia della "Croix de Guerre" e nominato "Chevalier de la Légion d'Honneur".