Residente a Modena in via Cassiani fin dal dicembre 1943 collaborò con le prime formazioni GAP, inquadrandosi poi stabilmente. Scoperto e ricercato fuggì in montagna dove, divenuto effettivo della Brigata “Barbolini” prese parte a diversi scontri armati. Cadde nel combattimento di Cerrè Sologno (Reggio Emilia) alla testa della sua formazione.