Nato a Oppido Mamertina in provincia di Reggio Calabria il 20 aprile 1920 e residente dopo l'otto settembre a Castelfranco Emilia. Uno dei 15 agenti della polizia ausiliaria (nella quale si era arruolato come altri giovani impossibilitati a raggiungere le loro case dopo il marasma dell'otto settembre 1943) che avendo disertato, muniti di una lettera del CLN di Modena, si presentarono ad un comando partigiano per arruolarsi nella Resistenza armata di montagna. Ma il comandante, sia per ingiustificati sospetti sia per la sua indole violenta, con atto personale ed arbitrario (che gli venne poi fra l'altro imputato in un processo partigiano che lo condannò a morte) fece sopprimere tutti questi giovani il 15 giugno 1944 a Montemolino. Essi vennero poi riconosciuti i partigiani della brigata comando della divisione Modena Montagna.