Nato a Pavullo il 26 Aprile 1923 e residente nella frazione di Renno. Inquadrato nella brigata partigiana “Comando”, della divisione Modena montagna. Renitente alla leva militare della RSI, ebbe familiari tratti in ostaggio dalla brigata nera. Si presentò allora con un gruppo di 9 amici nelle sue medesime condizioni, fidando nel decreto che amnistiava coloro che si fossero presentati spontaneamente ai distretti militari. Invece i 10 giovani furono tutti incarcerati inviati a Castelfranco Emilia ove vennero tutti fucilati al forte urbano il 29 Marzo 1944. L'arbitrario giudizio fu perfino condannato dalla GNR per l'indignazione che tale fucilazione sollevò.